Primo: non prenderle. Il girone dell'Europa League inizia all'insegna della paura. Per via di questo inizio stentato in campionato che ha già fatto alzare il livello di guardia in viale del Fante. Non è accaduto nulla di irreparabile ma le due prestazioni con Cagliari e Brescia, sommate alle due partite col Maribor, hanno già messo in dubbio tutto il mercato estivo. Tra i fan e non solo, perché Zamparini, seppur a mezze frasi, ha lasciato capire che non è del tutto convinto della gestione della squadra. Vorrebbe più attenzione in difesa, più equilibrio e magari anche maggiore duttilità tattica. Fin qui si tratta di sussurri ma la storia insegna che ci vuol poco perché si trasformino in grida ed è chiaro che il rilancio del Palermo passa anche da questa sfida contro lo Sparta di Praga, dove ieri ha piovuto a lungo e la temperatura è già autunnale.

Sarà la prima sfida di un trittico di gare (domenica c'è l'Inter al Barbera e giovedì la Juve a Torino) che metteranno a dura prova la stabilità del castello rosanero. Detta in parole povere: oggi a Praga il Palermo cercherà di uscire dalla prima emergenza della stagione. E per farlo deve appunto non perdere, mai il risultato è importante come in queste situazioni. Stasera alla Generali Arena, il vecchio stadio dello Sparta al centro della città (sponsorizzato appunto dal gruppo assicurativo italiano) il Palermo non sarà solo. Una cinquantina di fan sono arrivati ieri, altri duecento oggi con i voli di linea e molti si fermeranno fino a domenica. Peraltro in Europa League non vale la tessera del tifoso, chiunque può partire.

(Giornale di Sicilia)