Palermomania:| Il fantasma di Maccarone
Attenuanti del caso: è arrivato quest'estate in un meccanismo già oliato, ha disputato solamente tre partite e mezza con la nuova maglia e giocare nel Siena o nel Palermo non è esattamente la stessa cosa. Il nostro intento è lungi da qualsivoglia assillo mediatico a Massimo Maccarone, ma qualche interrogativo ce l'abbiamo. 'Big Mac’ non è ancora decisivo, tutt'altro; il più delle volte è fuori dalla manovra e quando prende palla non incide. Anzi la perde. Che sbagli, anche molto, ci può stare; non è prevista nessuna fustigazione per chi non c'azzecca quando si impegna. Il problema sorge quando a mancare è il mordente.
Ecco cosa non ci è affatto piaciuto nel Maccarone di Brescia. Al 'Rigamonti', il numero 32 non ha mai rincorso gli avversari per cercare di recuperare gli innumerevoli palloni persi, fermandosi piuttosto a imprecare con la testa bassa. Tutto il contrario di Hernandez e Pastore che, seppur a fasi alterne, hanno ripiegato e pressato. Il 20enne uruguaiano, peraltro, si è beccato un'ammonizione per una trattenuta a Hetemaj a ridosso della propria area. Eppure l'ex attaccante del Siena ha giocato soltanto un tempo e aveva più fiato da spendere. Probabilmente era deluso per la panchina iniziale e il nervosismo deve averlo sopraffatto quando in campo non gli riusciva ciò che di solito - almeno nelle ultime stagioni in Toscana - gli è spesso riuscito.
Crediamo che Maccarone abbia bisogno di sentirsi importante per esprimersi al meglio. Ma a Palermo non si può essere i salvatori della patria come si può esserlo al Siena. In rosanero i giocatori d'alta classe sono tanti; per di più ce n'è qualcuno con le stimmate del fenomeno. Crediamo anche che il Palermo, per innestare una marcia più alta, necessiti del miglior Maccarone, non di quello che si scoraggia perché non si sta imponendo. Insomma, caro Big Mac, sveglia!