Palermo in difesa:| Balzaretti è pronto
Quando conta esserci, lui c'è. 'E giocherà una grande partita', assicura Zamparini. L'ago della bilancia in difesa è Federico Balzaretti, il Palermo ne ha bisogno nel giorno più importante. Una guida spirituale, pure, per vincere la pressione eccezionale. I rosanero bussano alla porta della storia. E dopo la sconfitta col Chievo nell'ultima di campionato l'imperativo è non prender gol all'Olimpico di Roma: con l'Inter dei campioni giocare d'anticipo sarà fondamentale, sarebbe velleitario pensare di inseguire campioni del calibro di Eto'o e Pazzini.
Un solo giorno può cancellare tutti i record negativi di quest'anno alla voce gol incassati: il Palermo con 63 reti subite ha riportato il terzo peggior risultato di sempre in serie A (eguagliato lo score del 1956-57) dopo le cadute della stagione 1950-51 con 67 centri al passivo e del 1949-50 con 64 reti. C'è una settimana a disposizione per migliorare l'intesa e affrontare a testa alta i nerazzurri: in mezzo toccherà a Muñoz e Goian riproporsi con autorità dopo gli alti e bassi riscontrati col Chievo, ai due centrali la presenza degli esterni Balzaretti e Cassani (convocati ieri da Prandelli con Sirigu e Nocerino per le sfide con Estonia e Irlanda del Nord del 3 e 7 giugno) servirà non poco per mantenere fiducia e continuità di rendimento.
L'esterno sinistro, in via di recupero in seguito a una distrazione al muscolo obliquo esterno dell'addome destro che l'ha costretto a saltare le ultime due gare con Sampdoria e Chievo, sarà impegnato in un doppio ruolo: spinta e copertura, com'è nelle sue corde. Per Rossi si tratta di un rientro molto importante: 'L'infortunio di Balzaretti è subdolo - ha spiegato domenica l'allenatore - se non conoscessi il giocatore mi preoccuperei molto, ma siccome lo conosco, so com'è Federico, vi posso dire che sarà regolarmente al suo posto'.
'E solo se giocheremo sopra le righe potremo battere l'Inter: se ripeteremo invece la prova esibita contro il Chievo ne prenderemo 5 o 6...', ha aggiunto ieri sera Zamparini, con l'intento di sferzare i suoi giocatori a sei giorni dalla partitissima. Ma tutti, da Rossi a Miccoli passando proprio per Muñoz e Goian, sanno quant'è importante compattarsi in questo momento. In campionato l'argentino e il romeno sono stati contemporaneamente in campo per 750': domenica sera vivranno quelli più importanti della loro carriera. Con gli occhi ben aperti e il sacro furore addosso.
(La Gazzetta dello Sport - Edizione Sicilia)