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  • Palermo esemplare:| 'Ha i conti in ordine'

    Palermo esemplare:| 'Ha i conti in ordine'

    • D.V.

    'Palermo e Catania sono i club più virtuosi della serie A'. Il rapporto tra fatturato e bilanci del Catania è al 34% (affari per 55 milioni, ingaggi per 19), quello del Palermo al 37 (98 di fatturato e 36 di stipendi). Dati che vengono spiegati da Marco Bellinazzo, giornalista de Il Sole 24 Ore, esperto di economia sportiva.

    Come vanno letti i bilanci delle squadre di calcio?
    'Il fair play finanziario indica la via maestra. Bisogna rispettare il parametro tra costo del lavoro e fatturato. Questo dato ci indica quanto spendono i club in ingaggi ai calciatori'.

    Quali sono le regole Uefa in materia?

    'Per la Uefa c'è una soglia di tolleranza per gli stipendi che per ora è fissata al 70%. L'ideale è raggiungere il 50: se un club spende in stipendi la metà di quello che incassa è virtuoso'.

    Le squadre siciliane, quindi, rispettano le regole?
    'La gestione virtuosa di Palermo e Catania emerge a fronte del rapporto bilanci 2011. Il Catania è l'unica squadra che ha sempre chiuso in attivo, riuscendo a fare 25 milioni di utili. Questi i dati del quinquennio: +3 nel 2007, +2,4 nel 2008, +11 nel 2009, +2,5 nel 2010, +6,4 nel 2011'.

    E il Palermo?

    'Ha chiuso in rosso alcuni anni, ma nel complessivo delle ultime cinque stagioni ha un utile di circa 5 milioni. I dati: +0,8 nel 2007, -4 nel 2008, +18 nel 2009, -17 nel 2010, +7,8 nel 2011. Il che dimostra come il Palermo riesca a gestire il rapporto ingaggi/fatturato'.

    Cosa significano questi numeri in ottica fair play finanziario?
    'Che ad oggi in Europa potrebbero giocare solo cinque squadre italiane: Palermo, Catania, Napoli, Udinese, Lazio. La Uefa ha dato limiti precisi: entro il 2013-14 sarà tollerato un rosso fino a 45 milioni, che diventeranno 30 dopo il 2014 e dovranno essere 5 nel 2017-2018'.

    E se qualcuno non rispetta questi parametri?

    'Il problema è serio: chi non sta alle regole sono le società degli sceicchi, Paris Saint-Germain e Manchester City, che drogano il mercato pagando ingaggi faraonici. Se nel 2014 saranno oltre i 45 milioni di rosso saranno fuori dalle competizioni europee'.

    Gli sceicchi sono il modello negativo?
    'Dati alla mano il City paga in stipendi il 114% del proprio fatturato, contro il 37 del Palermo: 196 milioni. Gli sceicchi investono con una logica di basso periodo: spendono, vincono, si accreditano come potenza economica calcistica mondiale. Va detto però che, dopo aver vinto, lasceranno i club indebitati'.

    Ma in Italia sappiamo solo limitare le spese?

    'Il cruccio del calcio italiano è aumentare i ricavi. Bisogna investire sulle strutture, come lo stadio del Palermo. Guardando al modello Barcellona una risorsa importante sono i vivai: esportare calciatori è una fonte di guadagno per il Sud e garanzia di futuro per le società che lo fanno'.

    Così però non si vince.
    'Ma si rispettano le regole. Il vero successo oggi è conservare il nome di una squadra che rappresenta una città. Fra due anni non sappiamo dove sarà il Psg, ma sappiamo che Palermo e Catania esisteranno ancora'.

    (Giornale di Sicilia)


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