È la stagione dei ritorni. Dopo Giorgio Perinetti arriverà un altro pezzo di storia del Palermo. Franco Paleari sta per diventare il nuovo preparatore dei portieri. Paletta, così era soprannominato dai compagni, sarebbe al suo terzo atto in rosanero. Il primo fu da giocatore. Dal 1983 al 1986 difese la porta del Palermo per tre stagioni, due in B e una in C. Dopo la radiazione si trasferì al Messina di Scoglio. Il secondo fu da allenatore perché, appena appesi i guanti al chiodo, Perinetti, allora ds rosanero, nel 1993 gli offrì di preparare i portieri. Il binomio tra il nuovo direttore generale e il tecnico adesso si ricompone.

'Per me è una grande gioia - afferma Paleari - tornare dopo 19 anni dove ho iniziato la mia carriera di allenatore. Era l'anno di Nicolini in panchina, poi venne sostituito da Salvemini. Avevo appena smesso di giocare con l'Arezzo e Perinetti mi diede questa chance. Ora ho ancora altri due anni di contratto col Bologna però ne stiamo parlando. Ho dato la mia disponibilità a Perinetti e in virtù dei buoni rapporti tra le due società penso che la cosa andrà in porto'. Paleari ha messo di fatto le radici a Lecce dove ha lavorato per circa 10 anni intervallati da una parentesi al Genoa.

Gli ultimi tre, invece, li ha vissuti a Bologna, dove ha cresciuto e portato fino alla Nazionale Viviano. 'Con Emiliano abbiamo fatto un ottimo lavoro culminato con l'approdo in azzurro. Quest'anno, secondo me, ha pagato l'infortunio al ginocchio, ha fatto un recupero record che però lo ha un po' limitato. Per me, è il più forte'. Ma Viviano potrebbe andare via per far posto a Ujkani. 'Non so che portieri troverò. Certo, Viviano lo conosco bene e se rimanesse riprenderemmo il discorso interrotto a Bologna. Io, però, so solo che dovrò essere bravo per far venir fuori le qualità migliori di chi dovrà difendere la porta del Palermo'.

Meglio un giovane o un portiere più navigato? Paleari non fa differenze e sarebbe pronto a far crescere anche Ujkani. 'Da Lorieri a Gillet ne ho visti tanti, il mio compito è farli esprimere al massimo. Con i giovani mi sono sempre trovato benissimo, sono delle spugne che assorbono tutto'. Paleari si sente già parte integrante del progetto Palermo. 'Una piazza importante che conosco molto bene. Ho giocato a Palermo quando le condizioni economiche erano precarie. Negli ultimi dieci anni Zamparini ha dato stabilità e i presupposti per fare bene ci sono. Mi piacerebbe lavorare con Sannino, ho seguito il suo Siena, ha fatto grandi cose, è una gran lavoratore, come me del resto. Se dovessi venire a Palermo farei il mio quarantesimo ritiro consecutivo da quando ero giocatore, e la voglia non mi è ancora passata'.

(La Gazzetta dello Sport - Edizione Sicilia)