![Paiva a CM: "Joao Felix più forte di Leao, ma ha lo stesso problema. Conceiçao e il Milan per vincere il Pallone d'Oro"](https://cdn.calciomercato.com/images/2025-02/paiva.intervista.2025.1920x1080.jpg)
Paiva a CM: "Joao Felix più forte di Leao, ma ha lo stesso problema. Conceiçao e il Milan per vincere il Pallone d'Oro"
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Partiamo dall’inizio: come ha fatto il Benfica a strappare a un club rivale come il Porto un giocatore così importante e così forte come Joao Felix?
"Dobbiamo essere chiari, perché Joao era stato attenzionato dal Benfica già quando aveva 11 anni, ma allora decise con la famiglia per il Porto perché sostanzialmente Lisbona era più lontana di Oporto rispetto a dove viveva. Il Benfica però non l'ha mai perso di vista e ha continuato a seguire la sua crescita. Quando aveva 15 anni, abbiamo saputo dal padre che stava giocando poco e voleva andare in un posto dove potesse giocare di più e allora ci siamo mossi, abbiamo trattato con la famiglia e l’abbiamo portato da noi"
Che giocatore, che ragazzo hai conosciuto all’epoca? Era già così forte?
"Quando è arrivato io sono stato il suo primo allenatore. Aveva 16 anni e io allenavo l'IUnder 17. Onestamente? Era un mago, faceva cose che nessuno di noi aveva visto negli allenamenti con gli altri ragazzi. Aveva doti tecniche e creatività che nessun altro aveva. Aveva soluzioni incredibili. Avevamo capito subito che sarebbe diventato un calciatore professionista".
C'era un lato del suo essere calciatore che invece andava migliorato?
"Joao allora aveva qualche problema di attitudine negli allenamenti e fuori dal campo era un po’ timido, non parlava molto. Abbiamo cercato di lavorare nel migliorare il suo rapporto con i giocatori e con lo staff, ma soprattutto sull'attitudine che doveva metterci nel lavoro in campo. Non gli piaceva fare grossi sforzi, non gli piaceva lavorare sulla fase difensiva all’epoca e bisognava fargli capire che è fondamentale. Anche perché quando aveva la palla tutto era semplice, ma faticava a capire che bisogna sforzarsi per recuperare la palla per poterla poi avere in possesso".
Immagino che le pressioni e le aspettative che circondavano Joao Felix fossero alte. Come le avete gestite?
"Joao doveva solo capire meglio come giocare e come lavorare. Noi avevamo l’obiettivo di preparare il giocatore per essere pronto per la prima squadra e noi abbiamo provato a lavorare non solo tecnicamente, ma anche mentalmente per questo obiettivo. L’abbiamo preparato anche al fatto che quando sarebbe arrivato in prima squadra non sarebbe stato la prima scelta. Per sua fortuna in prima squadra cambiò molto quando fu promosso e trovò subito molto spazio".
Quando l'Atletico Madrid lo acquistò lo pagò 127 milioni di euro... Troppi? Pensa che abbia subito un po' la pressione di questa cifra?
"Io sono dell'idea che se qualcuno li ha pagati allora erano il giusto prezzo. Nel mercato funziona così. Poi sicuramente per il giocatore non è stato semplice gestire la pressione. Penso che lui abbia sofferto un po’ delle aspettative che c’erano su di lui".
Si aspettava di vederlo in Italia, in Serie A e al Milan?
"Sarò onesto, non me lo aspettavo. Non è un campionato semplice e lui non stava attraversando un buon momento. Tuttavia, quella parte magica che ha, il suo essere diverso rispetto a tanti altri attaccanti, potrebbe aiutarlo ad emergere come uno dei migliori giocatori di questo campionato che è molto tattico, difensivamente molto attrezzato. Quindi se lui riuscirà ad emergere e spezzare queste caratteristiche degli avversari emergerà ancora di più a livello mondiale"
In passato ha detto che scegliere l’Atletico Madrid è stata la scelta peggiore per Joao Felix dato che ha avuto diverse difficoltà nell’integrarsi con lo stile di gioco di Simeone… Non pensa che Conceiçao sia per caratteristiche molto simile a Simeone?
"L'ho detto è vero, ma in quell'intervista mancava un passaggio che non fu pubblicato. I giocatori, qualche volta possono rendere meglio in base allo stile dell’allenatore e in quel momento, in base alle caratteristiche di Joao, le caratteristiche del Barcellona e del Manchester City si sposavano meglio. Quello che non fu riportato è che questi allenatori possono lavorare molto su quello che al giocatore manca. So quello che fa Sergio negli allenamenti, so quello che chiede, credo che in questo momento della carriera possa essere davvero il miglior allenatore possibile per Joao per farlo lavorare sulle caratteristiche in cui è meno performante. Lui però deve accettarlo e mettersi a disposizione. Sono portoghesi entrambi, può essere davvero l’ambiente migliore per lui"
Guardando le ultime heat map del posizionamento in campo di Joao Felix, emerge che lui tende spesso ad allargarsi sulla sinistra, ma lì nel Milan c’è Leao… Non c’è il rischio che i due si pestino i piedi?
"Conceicao può trovare la posizione giusta per entrambi e se l’ha chiesto sul mercato è perché ha un piano preciso per lui. Secondo me Joao può giocare tranquillamente a sinistra, ma anche a destra. Ovviamente non è molto veloce, ma è molto tecnico perciò per me la sua migliore posizione è quella da sotto punta, da attaccante alle spalle della prima punta, perché la sua abilità migliore è giocare fra le linee. Con me al Benfica la miglior stagione l'ha fatta proprio in quel ruolo"
Sentendola parlare delle difficoltà attitudinali di Joao Felix mi è sembrato che in realtà stessimo parlando di Rafael Leao e non di lui perché anche a Leao vengono rimproverate le stesse cose. Cosa ne pensa di Leao? Più forte lui o Joao Felix?
"Fa strano, ma purtroppo è vero, quella caratteristica è comune. Però devo dire che Rafael Leao l'ho conosciuto fin da quando era bambino avendoci giocato spesso contro (lui allo Sporting e noi al Benfica) e onestamente non era così forte come Joao Felix all’epoca. Lui era ovviamente un giocatore di talento, ma lui aveva molti più problemi, gli allenatori lo richiamavano più spesso ed era meno impattante rispetto a Joao"
In passato dichiarò che Joao Felix era un potenziale Pallone d’Oro. Lo pensa ancora?
"Certo che sì. Penso ancora che lui possa vincere il Pallone d’Oro. Lo dico perché penso ancora che, con le abilità che ha, se troverà continuità che finora gli è mancata avrà questa possibilità. Non so se finora questo non sia successo per colpa sua o per colpa degli allenatori, ma so che può ancora cambiare. Spero che il Milan sia la scelta giusta per lui"
@TramacEma
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Uno ripiega poco poco e l'altro per niente. Felix è ben più tecnico ma non ha il ruolo di Leao. N...