Pagellone di B: Dany Mota da 10, un grande Buffon non basta a un Parma da incubo. Diaw, che ti è successo?
Anche la tredicesima giornata del campionato di Serie B è andata in archivio e si rinnova su calciomercato.com l'appuntamento col Pagellone. I voti ai migliori ed ai peggiori dell'ultimo turno, dove non mancano nomi illustri e protagonisti a sorpresa.
10 a DANY MOTA: è tornato. A due mesi di distanza dall'ultima gioia con la maglia bianco-rossa, l'attaccante portoghese ritrova la via della rete e nel derby col Como addirittura esagera con una doppietta. Di pregevolissima qualità: pur senza brillare, il Monza centra la quarta vittoria consecutiva in casa e rimane a contatto con le zone altissime della classifica.
9 al BRESCIA: il doppio assist di Bajic, la doppia firma di Bertagnoli, ma a Vicenza è servita anche tanta buona sorte per superare un altro ostacolo, conquistare il quinto risultato utile consecutivo e mantenere la testa della classifica. Non sempre ruba l'occhio ma la squadra lombarda, guidata dallo specialista Inzaghi, sembra essersi calata alla perfezione nella categoria
8 alla difesa del FROSINONE: anche il Lecce spettacolo di Baroni è stato rimbalzato all'entrata. Ai ragazzi di Fabio Grosso sta diventando un problema fare gol: sono appena 10 quelli concessi da inizio stagione - gli stessi dei salentini - grazie anche ad un portiere di grande prospettiva come Ravaglia.
7 a COHEN: finalmente Cohen. Si era inceppato Lucca e si era inceppato il Pisa e il ritorno alla vittoria della rivelazione di inizio stagione coincide col ritorno al gol dell'attaccante israeliano. La diabolica traiettoria del colpo di mercato internazionale della sessione estiva risolleva la banda di Luca D'Angelo dopo 5 partite senza vittoria e vale la riconquista del secondo posto in classifica.
6 a BUFFON: nemmeno la bellissima maglia celebrativa del 26esimo anniversario del suo esordio in gialloblù è servito ad evitare l'ennesimo risultato deludente di un inizio di stagione più complicato del previsto per il suo Parma. La zona play-off resta distante, ma le prestazioni - a suon di parate - di Gigi sono da Serie A.
******
5 alla REGGINA: dopo il Cittadella anche la Cremonese viola il "Granillo" e apre una mini-crisi per la formazione di Alfredo Aglietti, che sino a novembre era stata perfetta sul proprio campo. Due sconfitte interne consecutive rallentano - ma non compromettono affatto - la corsa di Menez e compagni per un campionato che ad oggi resta di grande spessore e di alto livello.
4 a PEP CLOTET: Spal, abbiamo un problema. Tanto bella da vedere, spesso, per il suo calcio arioso e propositivo, quanto inconsistente o troppo poco efficace quando si tratta di concretizzare la mole di gioco prodotta e cogliere quelle vittorie che fanno tutta la differenza di questo mondo. Due volte in vantaggio, anche con l'Alessandria si sono persi punti preziosi per strada. L'alibi della gioventù regge fino ad un certo punto, il tecnico spagnolo deve correre ai ripari per evitare un campionato di sofferenza.
3 al BENEVENTO: come il numero di ko consecutivi nelle ultime giornate. Anche la squadra di Fabio Caserta si iscrive al gruppetto delle presunte favorite per la promozione diretta in Serie A dall'alto di un organico secondo a pochi (o a nessuno) per qualità e profondità. La sconfitta di Pisa apre riflessioni interne e i primi processi: i 6 gol concessi nelle ultime tre uscite sono un campanello d'allarme importante.
2 a DIAW: della serie "Che fine ha fatto?". Bomber pressoché implacabile nelle ultime due annate con Cittadella e Pordenone, sembra aver smarrito completamente i superpoteri da quando decise di cedere alla sirene del Monza a metà dell'ultimo campionato. Da gennaio ad oggi ha segnato la miseria di 2 gol e, nella sfortunata prestazione del Vicenza (tre legni colpiti) contro il Brescia, pesa come un macigno il suo errore dal dischetto. La squadra di Brocchi ha il secondo peggior attacco del torneo e Diaw sembra essere entrato in un tunnel senza uscita.
1 a MARESCA: dopo il tracollo di Lecce, l'ennesima prova d'appello fallita. Il "Tardini" doveva essere una fortezza inespugnabile per il Parma e invece, da inizio stagione, sono arrivate appena 2 vittorie e il gioco spettacolare promesso dall'ex allenatore dell'Under 23 del Manchester City resta un miraggio. Nel secondo tempo, il Cosenza ha giocato letteralmente al tiro al bersaglio con Buffon e, se non fosse stato per l'ex fuoriclasse della Nazionale, probabilmente non sarebbe arrivato nemmeno un punto. La pazienza di Krause e della piazza reggeranno fino a quando?
0 al CROTONE: nemmeno l'avvento di Marino al posto di Modesto in panchina ha partorito una miracolosa guarigione. A Perugia è arrivata la settima sconfitta su 13 partite e soprattutto altri due gol, che portano il conteggio complessivo a 24 da inizio campionato. Sommati a quelli incassati nell'ultima annata in Serie A, fanno 116: il Crotone ha un evidente problema di fase difensivi e con queste cifre si rischia una nuova, clamorosa, retrocessione.
10 a DANY MOTA: è tornato. A due mesi di distanza dall'ultima gioia con la maglia bianco-rossa, l'attaccante portoghese ritrova la via della rete e nel derby col Como addirittura esagera con una doppietta. Di pregevolissima qualità: pur senza brillare, il Monza centra la quarta vittoria consecutiva in casa e rimane a contatto con le zone altissime della classifica.
9 al BRESCIA: il doppio assist di Bajic, la doppia firma di Bertagnoli, ma a Vicenza è servita anche tanta buona sorte per superare un altro ostacolo, conquistare il quinto risultato utile consecutivo e mantenere la testa della classifica. Non sempre ruba l'occhio ma la squadra lombarda, guidata dallo specialista Inzaghi, sembra essersi calata alla perfezione nella categoria
8 alla difesa del FROSINONE: anche il Lecce spettacolo di Baroni è stato rimbalzato all'entrata. Ai ragazzi di Fabio Grosso sta diventando un problema fare gol: sono appena 10 quelli concessi da inizio stagione - gli stessi dei salentini - grazie anche ad un portiere di grande prospettiva come Ravaglia.
7 a COHEN: finalmente Cohen. Si era inceppato Lucca e si era inceppato il Pisa e il ritorno alla vittoria della rivelazione di inizio stagione coincide col ritorno al gol dell'attaccante israeliano. La diabolica traiettoria del colpo di mercato internazionale della sessione estiva risolleva la banda di Luca D'Angelo dopo 5 partite senza vittoria e vale la riconquista del secondo posto in classifica.
6 a BUFFON: nemmeno la bellissima maglia celebrativa del 26esimo anniversario del suo esordio in gialloblù è servito ad evitare l'ennesimo risultato deludente di un inizio di stagione più complicato del previsto per il suo Parma. La zona play-off resta distante, ma le prestazioni - a suon di parate - di Gigi sono da Serie A.
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5 alla REGGINA: dopo il Cittadella anche la Cremonese viola il "Granillo" e apre una mini-crisi per la formazione di Alfredo Aglietti, che sino a novembre era stata perfetta sul proprio campo. Due sconfitte interne consecutive rallentano - ma non compromettono affatto - la corsa di Menez e compagni per un campionato che ad oggi resta di grande spessore e di alto livello.
4 a PEP CLOTET: Spal, abbiamo un problema. Tanto bella da vedere, spesso, per il suo calcio arioso e propositivo, quanto inconsistente o troppo poco efficace quando si tratta di concretizzare la mole di gioco prodotta e cogliere quelle vittorie che fanno tutta la differenza di questo mondo. Due volte in vantaggio, anche con l'Alessandria si sono persi punti preziosi per strada. L'alibi della gioventù regge fino ad un certo punto, il tecnico spagnolo deve correre ai ripari per evitare un campionato di sofferenza.
3 al BENEVENTO: come il numero di ko consecutivi nelle ultime giornate. Anche la squadra di Fabio Caserta si iscrive al gruppetto delle presunte favorite per la promozione diretta in Serie A dall'alto di un organico secondo a pochi (o a nessuno) per qualità e profondità. La sconfitta di Pisa apre riflessioni interne e i primi processi: i 6 gol concessi nelle ultime tre uscite sono un campanello d'allarme importante.
2 a DIAW: della serie "Che fine ha fatto?". Bomber pressoché implacabile nelle ultime due annate con Cittadella e Pordenone, sembra aver smarrito completamente i superpoteri da quando decise di cedere alla sirene del Monza a metà dell'ultimo campionato. Da gennaio ad oggi ha segnato la miseria di 2 gol e, nella sfortunata prestazione del Vicenza (tre legni colpiti) contro il Brescia, pesa come un macigno il suo errore dal dischetto. La squadra di Brocchi ha il secondo peggior attacco del torneo e Diaw sembra essere entrato in un tunnel senza uscita.
1 a MARESCA: dopo il tracollo di Lecce, l'ennesima prova d'appello fallita. Il "Tardini" doveva essere una fortezza inespugnabile per il Parma e invece, da inizio stagione, sono arrivate appena 2 vittorie e il gioco spettacolare promesso dall'ex allenatore dell'Under 23 del Manchester City resta un miraggio. Nel secondo tempo, il Cosenza ha giocato letteralmente al tiro al bersaglio con Buffon e, se non fosse stato per l'ex fuoriclasse della Nazionale, probabilmente non sarebbe arrivato nemmeno un punto. La pazienza di Krause e della piazza reggeranno fino a quando?
0 al CROTONE: nemmeno l'avvento di Marino al posto di Modesto in panchina ha partorito una miracolosa guarigione. A Perugia è arrivata la settima sconfitta su 13 partite e soprattutto altri due gol, che portano il conteggio complessivo a 24 da inizio campionato. Sommati a quelli incassati nell'ultima annata in Serie A, fanno 116: il Crotone ha un evidente problema di fase difensivi e con queste cifre si rischia una nuova, clamorosa, retrocessione.