PAGELLONE: Belotti da 10, l'Atalanta vince sempre. Roma e Milan, che caos
10 BELOTTI. Segna tantissimo, in tutti i modi, ma fa anche molto altro: lotta, sgomita, lavora, picchia, corre. Un toro, davvero. Deve affinare un po’ la tecnica, ma si può fare: anche Vieri inizialmente era grezzo, poi con il lavoro migliorò: chiedete a Narciso Pezzotti, storico vice di Lippi, quante ore passava con Bobo sul campo per migliorarne il tocco.
9 ATALANTA. Vince anche quando non vince. Da top club l’idea di devolvere l’incasso della gara con la Fiorentina - stadio esaurito - ad Amatrice, affinché rinasca un campo sportivo.
8 REINA. Il colpo di reni con cui butta il pallone sulla traversa a tempo scaduto è fenomenale, perché la deviazione di Koulibaly l’aveva reso quasi imparabile. La sua firma su Roma-Napoli: decisiva.
7 PIOLI. Rimette in piedi l’Inter dopo la batosta con la Roma e arriva a dieci vittorie nelle ultime dodici partite: media di 2,5 punti a partita, roba da scudetto. Comunque vada a finire la stagione, merita applausi.
6 BONUCCI. Sorprende la facilità con cui Zapata gli sfugge via (lui sostiene che avrebbe dovuto accorciare prima sull’attaccante dell’Udinese, a noi sembra che si faccia anche superare un po’ troppo agevolmente). Poi, però, rimedia con l’1-1. Sbaglia e rimedia: sufficiente, appunto.
5 L’EMPOLI. Stavolta anche i maghi del club toscano hanno perso qualche colpo quando hanno dovuto ricostruire il gruppo, indebolito dalle solite cessioni: la squadra viaggia a ritmo da retrocessione, fortuna loro che c’è chi fa molto, ma molto peggio.
4 ROMA-SPALLETTI. Il tecnico è in scadenza a fine stagione eppure nessuno fa chiarezza: né la società, né lui. A noi tutto questo non sembra normale, soprattutto se poi accade - come accade - che Spalletti parli come un dirigente. Ma se non ha nemmeno il contratto da allenatore...
3 IL BOLOGNA. Due punti nelle ultime sette partite, tra partite regalate (al Milan, in undici contro nove) e portate via dagli arbitri (con la Samp). Un cammino comunque deludente, troppo. E la contestazione dei tifosi è la logica e inevitabile conseguenza.
2 LA DIFESA DEL CAGLIARI. I gol subiti sono diventati 57, ormai il primato del Pescara (60) è vicinissimo. Va bene provare a giocare, va bene cercare di divertire, ma un occhio alle spalle va buttato: là dietro i sardi sono inguadrabili.
1 L’OLIMPICO VUOTO. Poco più di ventimila spettatori nel derby di Coppa Italia, una semifinale; appena undicimila paganti per Roma-Napoli. scontro Champions. Tristezza senza fine: nessuno fa qualcosa di davvero decisivo per riportare i romani allo stadio?
0 BERLUSCONI. Ha scelto l’acquirente sbagliato, che ora cerca di giustificare. La cessione del Milan (non del Pizzighettone, con tutto il rispetto) è diventata una tristissima farsa. La squadra non ne avverte le conseguenze, ma forse il rinnovo del contratto di Donnarumma sì.
@steagresti