Redazione Calciomercato
![Otavio, obiettivo dell'Inter, dimostra che le TPO non sono mai sparite](https://cdn.calciomercato.com/images/2023-06/otavio.porto.2022.23.esulta.1440x864.jpg)
Otavio, obiettivo dell'Inter, dimostra che le TPO non sono mai sparite
Ma in queste ore, sul versante della stampa portoghese, è emerso un altro aspetto dell'affare che i conoscitori delle finanze del Porto hanno ben presente da tempo e che dimostra come la questione delle Third Party Ownership (TPO) sui diritti economici dei calciatori non sia mai sparita dal mondo del calcio. Come ha informato il quotidiano A Bola nell'edizione di giovedì 23 giugno, il Porto detiene soltanto il 67,5% di Otávio, come si può leggere nella tabella pubblicata qui sotto, estratta dalla relazione semestrale al 31 dicembre 2022.
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Dunque, ipotizzando che il centrocampista venga ceduto per la cifra di 40 milioni di euro, nelle casse del Porto andrebbero soltanto 27 milioni di euro, mentre i restanti 13 milioni spetterebbero al soggetto che possiede il 22,5% dei diritti economici. Ma chi sarebbe questo soggetto? Il quotidiano portoghese lo indica in BMG, sigla che sta per Banco de Minas Gerais. Si tratta di uno fra i principali istituti di credito brasiliani, noto agli esperti di economia parallela del calcio globale per essere un forte investitore in diritti economici di calciatori secondo la formula della TPO. E il protagonista di questa operazione è Ricardo Guimarães, rampollo della dinastia di banchieri a capo del BMG e grande tifoso dell'Atletico Mineiro. Del club di Belo Horizonte, Guimarães è dallo scorso 22 ottobre 2022 il presidente del Consiglio Deliberativo, dopo essere stato presidente del club fra il 2001 e il 2006. Attraverso il BMG, Guimarães è stato sponsor di diversi club brasiliani oltre che dello stesso Atletico Mineiro. Ma soprattutto ha costituito in passato il fondo d'investimento Soccer BR1, nel quale durante gli anni ha raccolto i diritti economici di calciatori. Quando hanno avvertito la minaccia di veder messe al bando le formule di terze parti, il signor Guimarães e il suo BMG hanno acquisito il Coimbra Sport, un piccolo club brasiliano dove vengono parcheggiati i diritti dei calciatori transitati per Soccer BR1. Di fatto si tratta di un bridge club. Proprio a Coimbra Sport il Porto, nel 2014, pagò 2,5 milioni di euro per acquisire il 33% dei diritti economici di Otávio. E non ci sarebbe alcunché da segnalare, se non fosse per una stranezza: che il centrocampista non ha mai giocato nel Coimbra Sport e che il Porto lo acquisì dall'Internacional Porto Alegre. Adesso sappiamo che, a 8 anni dalla messa al bando delle terze parti (1° maggio 2015), ci sono ancora terze parti pronte a lucrare sui trasferimenti dei calciatori. Ovviamente, in tutto ciò, l'Inter non avrebbe colpa alcuna se acquisisse il centrocampista, poiché la società nerazzurra pagherebbe il Porto e non avrebbe alcun dovere di controllare dove vada a finire il denaro. La Fifa invece sì. Staremo a vedere.