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Osimhen: "Amo il Galatasaray, sul mio futuro...". Napoli, Juventus e Premier, cosa può succedere
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Victor Osimhen ha tornato ad essere una persona – prima ancora che un giocatore – felice con addosso la maglia del Galatasaray. I burrascosi ultimi mesi di Napoli sono alle spalle, la sua prossima destinazione non è ancora motivo di preoccupazione e quello che l'attaccante pensa a godersi attualmente è un presente che coincide con un primato in classifica nel campionato turco che è rimasto saldo dopo lo 0-0 nel rovente derby col Fenerbahce che ha mantenuto le sei lunghezze di vantaggio in favore della formazione allenata da Okan Buruk su quella di José Mourinho. Un risultato che ha consolidato i valori in campo e, stando alle sue parole, il benessere di Osimhen in questa nuova tappa della sua carriera.
IL GALATASARAY SI SCAGLIA CONTRO MOURINHO: "RAZZISTA!"
"Se resto? Fatemi essere onesto, al momento non lo so. Fino a pochi mesi fa nessuno avrebbe immaginato che potessi venire a giocare al Galatasaray e molti pensavano che sarei andato via a gennaio. Per quanto mi riguarda, io vivo al momento e non so cosa accadrà in estate. Amo questi tifosi, il club, la città, per me è un privilegio e mi sto godendo questa esperienza qui". Parole e musica di Victor Osimhen, che dal giorno del suo approdo, in prestito dal Napoli, ha impiegato pochissimo tempo ad imporsi come il principale riferimento offensivo della sua squadra. Complice il grave infortunio che ha concluso anticipatamente la stagione di Mauro Icardi, la cessione di Batshuayi e l'impatto ancora tutto da determinare dell'ex Milan Morata – al momento limitato da un acciacco fisico – l'ex numero 9 del Napoli ha al suo attivo un bottino di 20 gol in 26 partite ufficiali. Un rendimento di altissimo livello, che non è risultato sufficiente a proseguire il cammino in Europa League (Galatasaray eliminato nettamente ai playoff dall'AZ Alkmaar) e che a giugno riaprirà inevitabilmente il dibattito sul suo futuro. Tutto ancora da scrivere.
MORATA: "FELICISSIMO AL GALATASARAY, AL MILAN ERA CAMBIATO TUTTO"
A fine stagione termina il suo periodo di prestito dal Napoli, che prima di salutarlo temporaneamente ha provveduto a prolungare fino al 2027 il suo contratto, per poter avere maggiore potere contrattuale in sede di trattativa, in caso di addio. Escludendo, salvo colpi di scena, che il nigeriano decida di ricomporre col presidente De Laurentiis e tornare ad essere a tutti gli effetti un rinforzo per gli azzurri, va considerato che nel nuovo accordo è prevista una clausola rescissoria da 75 milioni valida solamente per la prossima estate. Il numero uno del Napoli vorrebbe ripartire da questa cifra per mettersi a discutere, consapevole che in Inghilterra soprattutto non mancano le società pronte ad investire per un centravanti. Arsenal, Chelsea, ma soprattutto Manchester United che, secondo alcune indiscrezioni provenienti proprio dalla Nigeria, sarebbe molto avanti nei discorsi. Addirittura con un 95% di possibilità di portare a termine l'affare.
CONTE E I MOTIVI DELLA CRISI DEL NAPOLI
Escludendo destinazioni esotiche già respinte nel recente passato e di scarso appeal per un calciatore che vorrebbe disimpegnarsi sui principali palcoscenici europei e che vorrebbe ritrovare la Champions League, sono altre due le situazioni da tenere in considerazione nel futuro di Osimhen. Una condurrebbe alla Francia e a quel Paris Saint-Germain che, pur avendo fatto recentemente esplodere Ousmane Dembelé nel ruolo di punta centrale, gli consentirebbe di ritrovare l'ex compagno di squadra Kvaratskhelia e una vetrina di livello; l'altra ad un clamoroso ritorno in Serie A ma con una maglia diversa da quella del Napoli. Non è un mistero che Cristiano Giuntoli abbia sempre apprezzato il suo profilo e desidererebbe tornare a lavorare, alla Juventus, con un centravanti che, nella sua stagione migliore (quella dell'ultimo Scudetto del Napoli) si aggiudicò il titolo di capocannoniere con 26 gol. Con Dusan Vlahovic sempre più verso l'uscita a fine stagione e un Randal Kolo Muani – e un PSG – da convincere con solidi argomentazioni a restare alla corte di Thiago Motta, il pensiero a tinte bianconere ci sta tutto. Due controindicazioni, tuttavia: l'altissimo valore del cartellino – compensabile in parte con una serie di cessioni importanti - e un ingaggio da 10 milioni di euro netti non troppo lontano da quello di Vlahovic. Divenuto insostenibile per le casse juventine in epoca di spending review.
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IL GALATASARAY SI SCAGLIA CONTRO MOURINHO: "RAZZISTA!"
"Se resto? Fatemi essere onesto, al momento non lo so. Fino a pochi mesi fa nessuno avrebbe immaginato che potessi venire a giocare al Galatasaray e molti pensavano che sarei andato via a gennaio. Per quanto mi riguarda, io vivo al momento e non so cosa accadrà in estate. Amo questi tifosi, il club, la città, per me è un privilegio e mi sto godendo questa esperienza qui". Parole e musica di Victor Osimhen, che dal giorno del suo approdo, in prestito dal Napoli, ha impiegato pochissimo tempo ad imporsi come il principale riferimento offensivo della sua squadra. Complice il grave infortunio che ha concluso anticipatamente la stagione di Mauro Icardi, la cessione di Batshuayi e l'impatto ancora tutto da determinare dell'ex Milan Morata – al momento limitato da un acciacco fisico – l'ex numero 9 del Napoli ha al suo attivo un bottino di 20 gol in 26 partite ufficiali. Un rendimento di altissimo livello, che non è risultato sufficiente a proseguire il cammino in Europa League (Galatasaray eliminato nettamente ai playoff dall'AZ Alkmaar) e che a giugno riaprirà inevitabilmente il dibattito sul suo futuro. Tutto ancora da scrivere.
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A fine stagione termina il suo periodo di prestito dal Napoli, che prima di salutarlo temporaneamente ha provveduto a prolungare fino al 2027 il suo contratto, per poter avere maggiore potere contrattuale in sede di trattativa, in caso di addio. Escludendo, salvo colpi di scena, che il nigeriano decida di ricomporre col presidente De Laurentiis e tornare ad essere a tutti gli effetti un rinforzo per gli azzurri, va considerato che nel nuovo accordo è prevista una clausola rescissoria da 75 milioni valida solamente per la prossima estate. Il numero uno del Napoli vorrebbe ripartire da questa cifra per mettersi a discutere, consapevole che in Inghilterra soprattutto non mancano le società pronte ad investire per un centravanti. Arsenal, Chelsea, ma soprattutto Manchester United che, secondo alcune indiscrezioni provenienti proprio dalla Nigeria, sarebbe molto avanti nei discorsi. Addirittura con un 95% di possibilità di portare a termine l'affare.
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Escludendo destinazioni esotiche già respinte nel recente passato e di scarso appeal per un calciatore che vorrebbe disimpegnarsi sui principali palcoscenici europei e che vorrebbe ritrovare la Champions League, sono altre due le situazioni da tenere in considerazione nel futuro di Osimhen. Una condurrebbe alla Francia e a quel Paris Saint-Germain che, pur avendo fatto recentemente esplodere Ousmane Dembelé nel ruolo di punta centrale, gli consentirebbe di ritrovare l'ex compagno di squadra Kvaratskhelia e una vetrina di livello; l'altra ad un clamoroso ritorno in Serie A ma con una maglia diversa da quella del Napoli. Non è un mistero che Cristiano Giuntoli abbia sempre apprezzato il suo profilo e desidererebbe tornare a lavorare, alla Juventus, con un centravanti che, nella sua stagione migliore (quella dell'ultimo Scudetto del Napoli) si aggiudicò il titolo di capocannoniere con 26 gol. Con Dusan Vlahovic sempre più verso l'uscita a fine stagione e un Randal Kolo Muani – e un PSG – da convincere con solidi argomentazioni a restare alla corte di Thiago Motta, il pensiero a tinte bianconere ci sta tutto. Due controindicazioni, tuttavia: l'altissimo valore del cartellino – compensabile in parte con una serie di cessioni importanti - e un ingaggio da 10 milioni di euro netti non troppo lontano da quello di Vlahovic. Divenuto insostenibile per le casse juventine in epoca di spending review.
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Commenti
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leggevo su un sito estero che ha gia' un accordo con lo utd, poi bisogna vedere se e' vero, comun...