Prima che su Torino cominciasse a scendere la neve, Luigi Delneri ha fatto una scoperta destinata a cambiare la storia della stagione della Juventus: "Ho capito che siamo da scudetto". L'ha compreso in una notte fredda e non proprio felice, ma che evidentemente gli ha schiuso orizzonti fino a quel momento soltanto immaginati: "Il campionato è alla nostra portata. Da oggi non parlo più di rincorsa, me la gioco e basta". È dunque finito il tempo della prudenza, anche scaramantica. E l'allenatore ha anche mollato gli ormeggi del realismo, che fino a due giorni fa gli ancorava le ambizioni ("Il nostro obiettivo è provare a vincere ogni partita, crescendo domenica dopo domenica") attraverso l'osservazione dei dati di fatto, che riferiscono di una squadra ancora in assemblaggio e con difetti e limiti oggettivi, come è inevitabile che sia. Ma è bastato un pareggio con la Fiorentina a diradare ogni dubbio. "Questo campionato non ha un dominatore e penso che sia alla nostra portata. Il Milan? Domenica scorsa ha giocato contro la Fiorentina e il migliore in campo è stato Abbiati, mentre contro i viola il nostro non ha fatto neanche una parata". In pratica, Delneri si considera trionfatore in un ipotetico e indiretto confronto con i rossoneri (che la Fiorentina l'hanno però battuta, al contrario della Juve), e d'altronde ha trionfato anche nel confronto diretto vero e proprio. Ma restano sei punti di distacco, dalla cima della classifica. "Vero, ma 

quanti mesi mancano ancora?".