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Ora è ufficiale, il Covid ha annientato il fattore campo: 62 vittorie in casa, 62 in trasferta. Giocate sempre sul neutro…
Finora in Serie A si sono giocate 168 partite, perché due sono state rinviate: la famosa Juve-Napoli e poi Udinese-Atalanta, che sarà recuperata mercoledì della prossima settimana. Di queste gare, 44 sono finite in pareggio. Ne rimangono 124. Ebbene, sapete chi le ha vinte? Metà la squadra di casa, metà quella in trasferta: 62 a 62. Il primo campionato senza tifosi sugli spalti ci ha chiarito definitivamente le idee su quanto sia importante l’aspetto psicologico in un evento come una partita di calcio: quando hai la gente dalla tua parte forse dai di più, di sicuro ottieni risultati migliori. Molto migliori.
Nell’ultimo campionato “normale”, il 2018-2019, solo due squadre hanno ottenuto più vittorie in trasferta che in casa: le piccole Frosinone e Spal. Altre due hanno avuto un bilancio in equilibrio, le rimanenti 16 sono andate meglio quando hanno giocato davanti al loro pubblico. Adesso il bilancio tra il rendimento in casa e in trasferta è pressoché identico, e uguale - come detto - è il numero dei successi.
Ci sono squadre che hanno avuto un percorso più redditizio - ma nemmeno troppo - in casa: l’Inter, la Juve, l’Atalanta. Solo la Roma ha brillato davvero nel proprio stadio, dove ha conquistato 21 punti contro i 13 (ma sarebbero 14 senza quello tolto a tavolino a Verona) ottenuti in trasferta, dove peraltro ha disputato una gara in meno. Ma ci sono tante altre squadre, più o meno le stesse, che sono andate meglio, o molto meglio, in trasferta. Tipo il Milan: 18 punti in casa e 22 fuori, con una partita in meno. Oppure il Napoli (18 a 13), la Lazio (17 a 11) e il Sassuolo (17 a 12).
Semmai questi numeri aprono la strada a una riflessione: se si giocassero tutte le partite in campo neutro, non cambierebbe davvero niente. In tempo di Covid, potrebbe essere un’idea. O comunque un modo per fronteggiare un’emergenza.
@steagresti