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    Sturaro 'alla Vidal', Rugani annulla Dzeko: ok la nuova guardia della Juve

    Sturaro 'alla Vidal', Rugani annulla Dzeko: ok la nuova guardia della Juve

    • Nicola Balice

    “Sturaro ha fatto una partita alla Vidal”. Testo e musica di Massimiliano Allegri. Uno che non si tira indietro se c'è da bacchettare, più o meno ironicamente, anche pubblicamente. Vien quindi da credergli nonostante l'iperbole possa far sorridere al primo impatto. Perché al di là di apparenti limiti tecnici che faranno sempre storcere il naso gli esteti più intransigenti, l'importanza di Stefano Sturaro in questo momento della stagione è innegabile: corre e lotta, dona dinamismo ad un centrocampo di passisti, dando tutto e anche di più. Se poi fosse arrivato anche il gol, quella dichiarazione a caldo del tecnico bianconero sarebbe sembrata ancora più giusta. 


    LA NUOVA GUARDIA - Parallelismo tra Sturaro e Vidal a parte, la partita con la Roma che sancisce la definitiva fuga bianconera prima ancora che sia finito il 2016 è anche quella che ripropone una Juve in crescita e vincente come al solito. Con un gol decisivo di un Higuain a tratti devastante, con Mandzukic uomo ovunque. Ma anche con la nuova guardia capace di prendersi le luci della ribalta, convincendo Allegri a continuare a puntare su di loro, ribadendo sul campo i motivi per cui poi in panchina ci siano poi finiti leader tecnici e morali come Barzagli e Dybala, Benatia e Cuadrado. Una nuova guardia non solo in termini di età, che ha in Rugani e Sturaro i simboli del momento, proprio nella settimana che ha visto la Juve ufficializzare i loro rinnovi mentre tutto il popolo bianconero attendeva magari quelli di Dybala e Bonucci. 

    IL PROGETTO - Frutti di una doppia strategia, quella tecnica e quella societaria. Tecnica, di Allegri in primo luogo, capace di gestirli isolandoli dai rumor esterni, centellinandoli ed escludendoli fino a quando è stato ritenuto necessario, gettandoli nella mischia a volte a sorpresa, per poi puntare con decisione su di loro al momento opportuno come nell'ultimo mese. Societaria, di Marotta e Paratici quindi, che con forza han continuato a puntare su di loro anche se a lungo poco utilizzati dal tecnico, respingendo ogni assalto milionario di mercato e ribadendo la loro fiducia con un rinnovo arrivato prima che potesse prendere il sopravvento qualunque tipo di cattivo pensiero. Non solo, da tempo Marotta ribadisce l'importanza di un nucleo italiano che rimanga caratteristica distintiva della Juve anche nei prossimi anni, lavorando sul mercato nonostante lo scenario attuale non sia poi così roseo a proposito di giovani italiani da Juve: così i rinnovi di Rugani e Sturaro, ora anche protagonisti in partite decisive, vanno proprio in tal senso. Prima di guardare altrove, si investe su chi è stato scovato per tempo, su chi ha avuto la pazienza e l'umiltà di aspettare il proprio momento, su chi sta capendo cosa significhi essere da Juve anche senza essere subito o sempre in copertina. Che ora spetta anche a Rugani e Sturaro. Che ora sì, sono sempre di più da Juve. 

    @NicolaBalice
     


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