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  • Nuovo stadio Milan a La Maura, residenti e commercianti furiosi: tutti i motivi del no

    Nuovo stadio Milan a La Maura, residenti e commercianti furiosi: tutti i motivi del no

    • Redazione CM
    No grazie. Residenti e commercianti dicono no alla realizzazione del nuovo stadio del Milan nell'area dell’Ippodromo Snai La Maura. Secondo quanto scrive Libero il quartiere è a vocazione residenziale, dove architettura popolare e nuovi eleganti complessi, con forme di design, si fondono in un equilibrio armonico dal punto di vista costruttivo, cromatico e perfino sociale, per questo non c'è nessun interesse a spezzare l'equilibrio con l’arrivo del nuovo stadio.

    CONTRARI - Quello dei residenti che entrano ed escono dalle palestre comunali Cappelli e Sforza è un coro unanime contro l’ipotesi del nuovo stadio. «Vengono a parcheggiare le auto qui per vedere le partite anche adesso che si gioca a San Siro, figuriamoci cosa potrebbe succedere con lo stadio qui di fronte», dice una signora. Traffico, viabilità e non solo. Agli abitanti della zona sta a cuore conservare uno dei pochi polmoni verdi cittadini. "Qui abbiamo tanto verde, cosa succederà con il nuovo stadio? Dovranno toglierlo per far spazio a parcheggi e a tutte le attività legate al calcio», aggiunge un’altra signora. Dubbi leciti, perché quello che colpisce, passeggiando di fronte all’ingresso principale dell’Ippodromo, al civico 95 di via Lampugnano, è l’estrema vicinanza tra l’area in questione e le case. Esattamente di fronte all’ingresso della struttura, divisi solo dalla scultura del ferro da cavallo e dalla carreggiata stradale, due palazzi di sei piani, uno rosso e uno giallo. Sono solo la parte più visibile di un’area residenziale ben più ampia e popolata compresa tra via Cechov e via Ugo Betti dove ci sono migliaia di appartamenti e pochi esercizi commerciali.

    LA POSIZIONE DI SNAITECH - E questo sarà un altro tema caldo da affrontare, ovvero la riqualificazione urbana e sociale dell’area. Mancano i servizi, mancano i punti di riferimento. Quello che non manca, invece, sono i campetti da calcio, non certo quelli dove giocano i campioni, ma quelli fatti con un paio di porte piazzate nei giardini pubblici. Quegli stessi campi che un po’ in tutta Milano sono quasi scomparsi, mentre abbondano alla Maura. Una delle abitanti della zona sbotta: «L’altra sera abbiamo fatto un’assemblea pubblica e praticamente eravamo tutti contrari allo stadio. Non è ancora deciso». Lo dice quasi ad esorcizzare un pericolo. Intanto Snaitech, la società che cura allenamenti e corse dei cavalli nell’Ippodromo, ha fatto sapere che i terreni ad oggi non sono disponibili a meno di trattative da portare avanti proprio con la potenziale nuova proprietà. Perché un’altra questione sollevata da un paio di residenti è proprio questa: tutta l’area è da poco stata riqualificata e adesso dovrebbero di nuovo buttare giù tutto per fare il nuovo stadio? Perché?

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