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    Nuovo Ferraris, il Comune di Genova: 'Verrà fatto a prescindere. Noi tagliati? Non è detto'

    Nuovo Ferraris, il Comune di Genova: 'Verrà fatto a prescindere. Noi tagliati? Non è detto'

    L'assegnazione congiunta di Euro 2032 a Italia e Turchia, di fatto, taglierà fuori alcune delle città candidate ad ospitare la manifestazione. Si passerà quindi da 10 stadi a 5, massimo 6 se dovesse cambiare il format degli Europei. Roma, Milano e Torino sono certe di essere sedi, e secondo indiscrezioni Firenze, Cagliari e Bologna sarebbero in vantaggio rispetto alle altre possibilità, tra cui appunto Genova.

    L'eventualità, però, non piace al vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici del Comune di Genova Pietro Piciocchi: "Non abbiamo alcun elemento che possa dire che Genova rischierebbe l'esclusione, abbiamo un masterplan dello stadio condiviso con le squadre che abbiamo già fatto vedere al Dipartimento dello sport" ha detto a Il Secolo XIX. Piciocchi comunque ha ripetuto che il Ferraris verrà ristrutturato "A prescindere dall'Europeo perché è un obiettivo fondamentale di questa amministrazione. Genova vuole cogliere questa occasione per entrare a far parte del gotha delle grandi città che ospiteranno gli Europei 2032".

    E le tempistiche? Entro la fine di quest'anno verrà presentata la 'scaletta' del percorso di riqualificazione del Ferraris, per cercare di recuperare terreno sulle 'concorrenti' italiane. Sulla stessa falsariga anche il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti: "Il Ferraris è tra gli impianti più iconici e suggestivi d'Italia, pur comprendendo l'inevitabile riduzione del 50% delle città italiane prescelte a ospitare la manifestazione in virtù dell'assegnazione congiunta, riteniamo che sacrificare il capoluogo ligure rappresenterebbe un'occasione persa per tutti gli italiani". La decisione sarà presa a ottobre 2026.

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