Nuove speranze per il Genoa di ottenere 'lo scudetto delle pistole'
La recente decisione della commissione federale voluta dal presidente Tavecchio di assegnare ex-equo a Genoa e Lazio lo scudetto del 1915, fa infatti sorridere anche i tifosi rossoblu.
Il riconoscimento della vittoria a pari merito del campionato di 101 anni fa costituirebbe un importante precedente affinché anche il Grifone ottenga il medesimo trattamento ricevuto dai romani.
L'oggetto del contendere in questo caso è il tricolore del 1925, quello passato alla storia come lo “scudetto delle pistole” e ribattezzato dal quotidiano inglese The Guardian come “il peggior furto sportivo di sempre”. Sul campo quel campionato fu vinto dal Bologna che superò il Genoa dopo cinque controverse partite. Ma ad incidere in maniera evidente sul risultato fu il volere di Leandro Arpinati, dirigente federale, amico di Mussolini e presidente dei Felsinei, che fece tutto ciò che era in suo potere pur di far trionfare la propria squadra.
Da decenni i sostenitori del Grifone si battono affinché sul caso sia fatta giustizia e da qualche mese, in collaborazione con l'emittente tv Primocanale, hanno anche attivato una raccolta firme a tal proposito. Ora la decisione sul caso Lazio, che aggiungerebbe uno scudetto ai biancazzurri senza intaccare il palmares del Genoa, riaccende le speranze dei rossoblu.
“L'unico problema – ha spiegato il giornalista Gessi Adamoli a Telenord – è che non c'è ancora una richiesta ufficiale da parte della società del Genoa. Questa è la condizione essenziale per far sì che la petizione diventi un documento formale che la Federcalcio dovrebbe poi approvare. A meno che Tavecchio non decida di anticipare i tempi e fare uno strappo alla regola. Cosa che non è da escludere. In fondo dopo ave fatto giustizia per il suo amico Lotito, è lecito sperare che faccio lo stesso anche per il Genoa”.
