Il centrocampista del Novara Paolo Faragò ha concesso una lunga intervista al sito Gianlucadimarzio.com: "Mi sono trasferito qui in Piemonte quando avevo circa tre anni perché i miei genitori hanno trovato lavoro al nord. Sono molto orgoglioso delle mie origini e affezionato alla mia terra, sono calabrese nel sangue e nella testa, sono abbastanza testardo come carattere. Appena posso torno sempre in Calabria, ci tengo. La capacità di inserirmi in zona offensiva rientra sicuramente tra le mie caratteristiche. In generale cerco di leggere nel modo migliore i momenti della partita e se c'è da rimboccarsi le maniche in fase difensiva non mi tiro certo indietro... Fare gol è bello se porta punti alla squadra, altrimenti non mi diverto. Mi volevano club di Serie A? Non so sinceramente, forse la distanza tra domanda e offerta era troppa. O forse chi mi voleva non è stato convinto fino in fondo e il Novara non voleva privarsi di me. Io posso solo dire che a Novara sono felice. La mia passione per l'Inter? Da piccolo guardi soprattutto i giocatori di estro e di talento, quelli che come Ronaldo e Recoba ti fanno innamorare del calcio. Ma nel corso degli anni ho imparato ad apprezzare anche i giocatori di temperamento, come Cambiasso o Stankovic, al quale sono rimasto affezionato. Tra tutti loro Zanetti merita un discorso a parte. Javier per carisma e attaccamento alla maglia rappresenta l'interismo vero. Da quando ho iniziato a giocare il mio sogno è sempre stato giocare in serie A, è il mio grande obiettivo. Se questo traguardo arrivasse con la maglia del Novara sarebbe meglio, ma alla fine va benissimo anche con un altro club. L'importante è arrivarci".