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    Non solo Lacazette e Fekir: tutti i segreti del Lione capolista

    Non solo Lacazette e Fekir: tutti i segreti del Lione capolista

    Le regole del Fair Play Finanziario non fanno sconti a nessuno, l'importante è sapere come fare fronte alle nuove direttive in tema economico e conciliare i risultati sportivi con la necessità di produrre utili come una qualsiasi azienda sana. Chiedere per informazioni all'Olympique Lione di Jean-Michel Aulas che, dopo il ciclo vincente dal 2002 al 2008, ha provveduto ad una profonda rivoluzione per l'abbattimento delle spese della società e del monte ingaggi, arrivato a oltre 90 milioni di euro, e dal 2013 è partita la costruzione del nuovo Stade de Lumières che prenderà il posto del vecchio La Gerland. Il primo impianto privato del calcio francese avrà una capienza di 58.000 posti in un'area che ospiterà anche il centro di allenamento, un hotel e gli uffici della nuova sede: i lavori saranno terminati entro la fine dell'anno (lo stadio sarà a disposizione anche per il prossimo Europeo in Francia del 2016) e avranno un costo complessivo di 450 milioni di euro.

    LARGO AI GIOVANI - Cifre importanti che hanno comportato un drastico ridimensionamento degli obiettivi di mercato e contemporaneamente delle ambizioni della squadra che, dopo essere sparita dall'elite del calcio transalpino ed internazionale nelle ultime stagioni (dopo aver più volte eliminato il Real Madrid negli ottavi di finale e con la storica semifinale raggiunta nella stagione 2009/2010) e dopo aver toccato il punto più basso della sua storia recente la scorsa estate con l'eliminazione dal playoff di Europa League per mano dell'Astra Giurgiu, ha però avviato un progetto a lunga scadenza attraverso lo sfruttamento intensivo di uno dei migliori settori giovanili d'Europa che lo ha portato, col successo di ieri col Tolosa (il quinto consecutivo), in vetta alla Ligue 1 scavalcando il Marsiglia di Bielsa e mettendosi dietro anche una corazzata come il Paris Saint Germain. Alexandre Lacazette, capocannoniere del campionato con 17 reti in 19 partite, è il simbolo di una squadra costruita in casa con 8 titolari su 11 cresciuti nella cantera dell'OL. Le grandi d'Europa sono pronte a darsi battaglia a colpi di milioni per averlo, ma il presidente Aulas, tipo particolarmente scorbutico in sede di trattativa per l'acquisizione dei suoi gioielli, ha più volte alzato il muro. 

    TOLISSO E FEKIR, CHE SCOPERTE - Il franco lusitano Anthony Lopes è il secondo portiere meno battuto del torneo e davanti a sè può contare sulla solidità di uno dei migliori difensori centrali del panorama europeo, il campione del mondo Under 20 Samuel Umtiti, seguito anche da Juventus e Milan. Con Mvuemba impegnato in Coppa d'Africa con la Repubblica Democratica del Congo, il centrocampo a tre disegnato dal tecnico Houbert Fournier (uno che ha in testa un'idea di calcio votata sempre e soltanto al gioco offensivo) è tutto "made in Lione". Da capitan Gonalons, rimasto un sogno proibito del Napoli, al '92 Ferri passando per il nuovo gioiello Corentin Tolisso, un classe '94 che ha già contribuito con 3 reti e 2 assist alla cavalcata vincente dei suoi. Dietro le due punte Lacazette e Benzia (la Juventus è da tempo sul "nuovo Benzema"), che nelle ultime partite ha preso il posto della stellina camerunese N'Jie impegnato a sua volta con la propria nazionale, si sta mettendo in grande evidenza un numero 10 che sta letteralmente facendo impazzire la platea de La Gerland. Parliamo del franco-algerino Nabil Fekir, 21 anni, 7 reti e 5 assit in stagione e un'intesa col Lacazette praticamente naturale. Programmazione, intuito e fiducia nei giovani: dalla Francia una ricetta e una lezione al calcio italiano per come sopravvivere, alla grande, in tempo di crisi. 

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