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    Non solo Caprari: l'Inter come la Juve, vuole prenotare più talenti italiani

    Non solo Caprari: l'Inter come la Juve, vuole prenotare più talenti italiani

    • Fabrizio Romano
    Vederlo incantare contro il suo futuro ha fatto strano. Dribbling, corsa, giocate da talento vero: Gianluca Caprari ha fatto capire all’Inter di che pasta è fatto, la sfida con il suo Pescara si è trasformata nel miglior spot possibile per un giovane su cui il ds Piero Ausilio ha già messo le mani in estate. Preso, prenotato, lasciato a Oddo dove sta decollando, un’operazione perfetta aspettando la crescita completa di Caprari, uno che ha tutti i mezzi per diventare un giocatore da Inter. Con un progetto ben chiaro dietro al suo acquisto, costato circa 4 milioni più il prestito di Biraghi ma destinato a diventare un affare più che interessante.

    SFIDA ALLA JUVENTUS – Abituiamoci a vedere spesso i nerazzurri e la Juventus duellanti sul mercato per i giovani italiani più bravi del panorama italiano. Buona notizia per il nostro calcio. Perché dopo tanti anni di predominio bianconero su operazioni proprio come quella di Caprari (che Marotta e Paratici volevano bloccare insieme a Lapadula…), adesso l’Inter sta seguendo la stessa strada: da Zaza a Gabbiadini fino ai più recenti Sturaro, Rugani e Mandragora, la Juventus ne ha fatto una macchina di talenti o plusvalenze. Si cade in piedi, insomma. E l’Inter con Caprari ha aperto la strada a una filosofia di mercato da aggiungere alla base degli acquisti più importanti che vuole essere quantomeno intrigante, e può davvero diventarlo.

    I GIOIELLI NEL MIRINO – Qualche nome? A Pescara c’è materiale da seguire per gli uomini dello scouting nerazzurro: Valerio Verre è già stato vicino in estate, verrà fatto un nuovo tentativo a gennaio, il centrocampista classe ’94 piace molto. Così come il terzino destro 19enne Vitturini, alternativa a Zampano dotato di ottimi margini di crescita, l’Inter osserverà anche lui. In Serie B invece c’è Morosini, radar accesi sul centrocampista del Brescia su cui Ausilio ha strappato una corsia preferenziale che proverà ad attivare già da gennaio, lasciandolo in prestito a Brocchi. Non finisce qui, con Cataldi della Lazio che è un profilo molto apprezzato; mentre alla voce desideri c’è uno tra Berardi e Bernardeschi, loro chiaramente diversi rispetto ai tanti nomi di giovani promesse da prenotare. Eppure, sintomo di un’Inter che vuole seguire una rotta nuova, italiana, di talento.

     

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