Il sorteggio di Nyon ha rappresentato un ulteriore tassello verso la consapevolezza della Juve che sì, questa possa e debba essere la stagione giusta per spingere il piede sull'acceleratore in direzione Cardiff. Il mercato estivo si è rivelato essere intenso, ha regalato una Juve forte e determinata a costruire una squadra di livello assoluto al di là della cessione storica di Paul Pogba: mancava un centrocampista, strada facendo sembra che ne possano servire anche due per ultimare il percorso di crescita. Nel frattempo la Juve chiuderà il 2016 in testa al campionato, avendo vinto anche il girone di Champions nonostante qualche problemino in più di quanto la composizione delle avversarie potesse far credere al popolo bianconero. Una consapevolezza ulteriore di quanto serva uno sforzo per completare la squadra in vista della seconda parte di stagione, come ammesso dallo stesso Pavel Nedved in sede di sorteggio. Ma non c'è solo il tutto e subito nei programmi di mercato della Juve, non c'è mai stato ed anche per questo l'era Agnelli-Marotta-Paratici ha visto anno dopo anno la società bianconera continuare a crescere.

BABY FENOMENO – Il centrocampo prima di tutto. Un casting continuo che ha visto riaprire il sempre fruttuoso canale con il Genoa. Diversi i contatti e gli incontri avuti, sul piatto la valutazione in casa Juve del profilo del venezuelano Rincon che solo in parte convince l'intero entourage bianconero. Sul canale contrario, invece, da tempo è stato identificato in Hernanes l'uomo giusto per la formazione di Juric, con il Profeta che già a fine agosto si era detto disposto a sposare la causa genoana per rilanciarsi. Eppure il vero obiettivo della Juve sembra essere un altro: si tratta di Pietro Pellegri, il centravanti classe 2001 che Preziosi ha già definito in passato il “Messi del Genoa” pur avendo caratteristiche completamente diverse. Da tempo nel mirino della Juve che sogna di poter comporre con Kean e Pellegri la coppia di attaccanti di maggior prospettiva del panorama nazionale, accelerando rispetto alla serrata concorrenza di United e City, letteralmente stregate dal rossoblù già dal 2015 quando aveva preso per mano il Genoa Under 15 fino alla finale mondiale della Manchester Premier Cup pur sottoetà. Si è parlato tanto anche di Pellegri dunque nell'ultimo summit Juve-Genoa, l'obiettivo è quello di bloccarlo in attesa di valutarne il trasferimento alla fine della stagione con il rossoblù chiamato a ripercorrere il cammino di Kean in questa stagione: intanto lui da Under 16 gioca  in Primavera ed ha già trovato il primo gol, mentre in Under 17 gli è bastato trascinare il Genoa proprio contro la Juve per convincere tutti definitivamente che sia un profilo giusto su cui puntare. Perché solo continuando a investire con forza e lungimiranza sul futuro si può anche badare al tutto e subito.  

@NicolaBalice