Nizza-Marsiglia, Farioli sfida Gattuso: dal gol di Brignoli a una nuova mentalità, filosofie a confronto
RINO NEI GUAI - La situazione di Rino è un po' più complicata: dopo aver detto no a un paio di proposte dall'Arabia Saudita si è ritrovato in un clima bollente al livello dell'ultima esperienza a Valencia. Se non peggio. Gattuso, arrivato circa un mese fa al posto di Marcelino, sta provando a raddrizzare la situazione e l'ultima vittoria contro il Le Havre è un primo passo verso la risalita (sesto posto, -3 dalla zona Champions). In quasi trenta giorni ha portato nuove idee e mentalità diversa, cercando anche un rapporto diretto con i giornalisti. L'ultima idea è quella di organizzare un incontro per parlare di tattica: "Senza microfoni e telecamere - ha detto ieri in conferenza stampa - ma magari con un caffè, un cappuccino, o forse un bicchiere di vino e un po’ di salame". Allenatore del popolo Rino, proprio come Farioli. Probabilmente sono stati gli unici due in Ligue 1 ad aprire le porte ai media per un allenamento intero.
GATTUSO A MARSIGLIA TROVA UN CLIMA ROVENTE: COS'E' SUCCESSO
IL PRECEDENTE - Due filosofie simili che stasera si incroceranno all'Allianz Riviera, ma in verità un precedente tra i due c'è già stato. In Italia. In Serie A. Farioli era sulla panchina di quel Benevento che all'ultimo minuto pareggiò contro il Milan di Gattuso. Stagione 2017/18, Brignoli con un volo d'angelo al 95' segna il 2-2 finale. Rino incredulo, Francesco ancora di più. Allora era preparatore dei portieri nello staff di De Zerbi, abbraccia l'amico Rob come se non ci fosse un domani. A mente fredda pubblica un post su Instagram per non far sbiadire i ricordi di una giornata storica: "Si dice che i centimetri siano ovunque, intorno a noi. E sono quelli a segnare il cammino, il destino". La strada di Farioli oggi si incrocia di nuovo con quella di Gattuso, dall'Italia alla Francia, da Benevento a Nizza. La Ligue 1 è (anche) made in Italy.
@francGuerrieri