Atal, Mazraoui ed El-Ghazi nei guai per i loro post sulla guerra: cosa è successo a Nizza, Bayern e Mainz
ATAL - La procura francese aveva avviato un'indagine preliminare su Atal con l'accusa di “esaltazione del terrorismo”, a seguito delle denunce presentate dai politici locali. Atal avrebbe condiviso un video di un predicatore palestinese su Instagram, presumibilmente incitando alla violenza contro gli ebrei. Da allora ha cancellato il messaggio, ma questo non gli ha impedito di essere sospeso dal Nizza al rientro dal ritiro della nazionale algerina in attesa di eventuali sanzioni per “apologia del terrorismo e provocazione dell'odio”.
EL-GHAZI - L'olandese di origini marocchine ha postato una storia pro-Palestina e si è visto sospeso dal Mainz: "L'FSV Mainz 05 sospende Anwar El Ghazi dagli allenamenti e dalle partite. L’esenzione è una risposta a un post sui social media del 28enne domenica sera, ora cancellato. In questo modo El Ghazi ha preso una posizione intollerabile per il club sul conflitto in Medio Oriente. Il rilascio è stato preceduto da una discussione dettagliata tra il consiglio e il giocatore. Mainz 05 riconosce che ci sono prospettive diverse sul complesso conflitto in Medio Oriente che va avanti da decenni. Il club però prende chiaramente le distanze dal contenuto del post in quanto non rispecchia i valori del nostro club".
MAZRAOUI - Nazionale marocchino, dovrà rispondere direttamente al Bayern Monaco: il terzino ha condiviso un video pro-Palestina su Instagram in cui una voce fuori campo diceva: “Dio, aiuta i nostri fratelli oppressi in Palestina a ottenere la vittoria. Che Dio dia misericordia ai morti, che Dio guarisca i loro feriti”. La posizione della Germania è chiara: sta valutando l’espulsione per i migranti che sostengono i palestinesi e tra questi c’è anche il nome dell’ex calciatore dell’Ajax. Oggi club e calciatore hanno intrattenuto un lungo colloquio.