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    Niente paura del derby-scudetto: il Milan sta troppo bene per rallentare

    Niente paura del derby-scudetto: il Milan sta troppo bene per rallentare

    • Federico Targetti
    "È ancora presto per parlare di seconda stella dell'Inter nel derby, ci sono delle partite prima, ma noi le vogliamo vincere tutte, quindi non accadrà".

    Sono parole del capitano del Milan Davide Calabria a Radio Serie A, risalenti al periodo di sosta di fine marzo. Quasi a scacciare quella che è la paura di tutti i tifosi rossoneri, quella di vedersi vincere lo scudetto in faccia (e in casa, perché formalmente il 22 aprile sarà Milan-Inter e lo stadio sarà in prevalenza rossonero) dai cugini nerazzurri. Le possibilità che si arrivi al derby di ritorno con il match-point tra i piedi dell'Inter si fanno sempre più numerose. Ricapitoliamo innanzitutto cosa serve perché ciò accada. 

    SE IL DISTACCO RIMANE... - Attualmente i punti di distacco fra l'Inter capolista e il Milan secondo in classifica sono 11, ma con una gara in meno per gli uomini di Simone Inzaghi, che giocheranno lunedì sera sul campo dell'Udinese. La giornata 32, la prossima, quella precedente il derby, vede Sassuolo-Milan e Inter-Cagliari da disputare domenica 14 aprile, rispettivamente alle 15 e alle 20:45. Se tutte e tre queste partite finiranno secondo pronostico, si arriverà alla 33esima giornata con 14 punti a separare Biscione e Diavolo. Ergo, una vittoria di Lautaro e compagni vorrebbe dire +17 con al massimo altri 15 punti in palio. Sarebbe scudetto. E la stessa situazione, chiaramente, si avrebbe anche in caso di altri risultati speculari, come ad esempio due pareggi in Sassuolo-Milan e Inter-Cagliari. La condizione di attivazione dello scenario tanto temuto dai rossoneri, considerando che l'arrivo a pari punti significherebbe spareggio, è un vantaggio di più di 12 punti per l'Inter al fischio d'inizio della stracittadina. 

    NON HA SENSO RALLENTARE - 
    Il Milan potrebbe anche decidere, forte del +9 sulla Juventus che nel posticipo domenicale ospita la Fiorentina, di rallentare con il preciso intento di far festeggiare l'Inter con otto giorni di anticipo, ma sarebbe una mossa insensata. Per più motivi. Il primo è che i bianconeri sono in difficoltà rispetto alla prima parte di campionato, ma un regalo in classifica potrebbe cambiare l'inerzia degli ultimi due mesi e mettere a repentaglio il secondo posto e di conseguenza la partecipazione alla final four della prossima Supercoppa italiana a gennaio 2025, con tutti i guadagni che ne deriverebbero. il secondo è che Pioli e i suoi sono in corsa in Europa League, e per avere la meglio sulla Roma nel confronto tutto italiano ai quarti di finale sarebbe utile mettere propellente nel serbatoio senza fare calcoli contro il Sassuolo. Si sa, vincere aiuta a vincere. Ultimo, ma non meno importante: il derby, l'Inter, lo deve vincere sul campo. Lo scudetto sarà alzato al cielo da Lautaro Martinez al 99,9%, ma in questo momento il Milan di Leao, di Pulisic, di Loftus-Cheek e di Giroud - tutti in doppia cifra di gol stagionali - sta rendendo al massimo (sette vittorie nelle ultime sette partite con il 3-0 di al Lecce) e il divario attuale tra le due squadre non è rispecchiato né dal 5-1 dell'andata, né dal distacco in classifica, meritato invece per la maggiore continuità durante tutta la stagione. Se Calabria avrà avuto ragione o meno, sostenendo che "non succederà", dipenderà solo da lui e i suoi compagni. 

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