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    Nico Paz e Assane Diao, l’oro di Como: Fabregas ha in casa un tesoretto

    Nico Paz e Assane Diao, l’oro di Como: Fabregas ha in casa un tesoretto

    • Simone Gervasio
    Nel Como corsaro in casa della Fiorentina hanno brillato le stelle di Nico Paz e Assane Diao. I due talenti giovani, promettenti eppure già tra i più impattanti di questa Serie A, hanno fatto a gara a chi segnasse la rete più bella: una pennellata all’angolo per il primo, una fuga in solitaria con fredda conclusione per il secondo. Gemelli diversi al servizio di Fabregas, come il loro allenatore, arrivano entrambi dalla Spagna. Nico Paz è sinuoso nei suoi movimenti, bello da vedere, elegante quando accarezza il pallone così come quando lo scaglia con violenza nelle porte avversarie. Assane Diao invece è forza pura, destrezza e agilità nello spazio, una falcata imprendibile per i ritmi compassati del nostro campionato. Insieme, pian piano, conoscendosi partita dopo partita, stanno mettendo le basi per la salvezza dei lariani che, dopo il lunch match della 25esima, si sono trovati al 13esimo posto. Il traguardo è ancora lontano, certo, ma due giocatori del genere difficilmente si trovano in un club che lotta per doversi salvare e il talento, alla fine, viene sempre premiato.

    NUMERI D'ALTA SCUOLA - Paz, classe 2004, ha portato in dote 6 gol e 4 assist. Diao, classe 2005, ci ha aggiunto 4 gol in 7 gare, le sue prime col Como e in Serie A. Se l’argentino infatti ha avuto tempo e modo di adattarsi al nuovo campionato fin dall’estate, lo spagnolo di origine senegalese invece ci ha messo tempo zero per arrivare in Italia e mettere a soqquadro le difese avversarie. Il futuro è dalla loro parte, quello del Como è altresì radioso.

    DIAO - La situazione di Diao è abbastanza semplice. Il giocatore è stato prelevato solo qualche settimana fa dal Betis Siviglia per 12 milioni. Talento precoce e con grandi margini futuri, come testimoniano le convocazioni con le varie nazionali giovanili spagnole, è stato il Como a scommetterci, il primo club ad arrivare su un giocatore il cui valore è già esponenzialmente cresciuto e che punta a diventare ancora più ambito in futuro. Fabregas non fa che lodarlo e apprezzarlo: “Ha forza, fame e mentalità. Vuole sempre la palla e attacca la profondità”, ha detto di lui dopo la vittoria sulla Fiorentina.

    PAZ - Più ingarbugliata invece la situazione di Nico Paz. L’argentino, nato in Spagna, è da tempo uno dei prospetti migliori del vivaio del Real Madrid e ormai un giocatore ampiamente nel giro dei convocati dei campioni del mondo di Scaloni. Quelli di Spagna l’hanno ceduto in estate per 6 milioni ma hanno ancora il controllo su di lui. Vantano infatti il 50% sulla sua futura rivendita e la possibilità di ricomprarlo per 12 milioni. Poco per un talento del genere che ha già attirato le mire di top club in Italia e all’estero. I lariani stanno provando a modificare i dettagli dell’accordo con il Real, cercando di mettere tutte e due le mani sul giocatore ma la missione a ora pare complicata. Questa permanenza potrebbe anche influenzare le valutazioni dei principali siti scommesse sulla stagione dei lariani, relativamente alle quote retrocessione. In attesa di capire dove giocheranno tra 5 anni, quando magari saranno tra i più decisivi del panorama calcistico europeo, c’è una certezza: a goderseli per ora è il Como, una squadra con due giocatori troppo forti per retrocedere.

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    Diao preso un mese fa.

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