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    Nico Gonzalez alla il tiro: "Vogliamo la Champions: la Fiorentina si merita l'Europa. Senza Vlahovic.."

    Nico Gonzalez alla il tiro: "Vogliamo la Champions: la Fiorentina si merita l'Europa. Senza Vlahovic.."

    Questo pomeriggio l’esterno della Fiorentina Nico Gonzalez ha rilasciato una lunga intervista a Bolavip.com dove ha fatto un primo bilancio della sua esperienza in viola: dall’arrivo a Firenze all’intesa coi compagni. Queste le sue parole:
     
    "Sono molto felice di essere qui ed è una cosa che ho sempre voluto. La Fiorentina è un gruppo molto bello che ti fa divertire quotidianamente. Vengo dalla Germania, ogni giorno è stato difficile per me, ma a Firenze mi sento come in Argentina. Io ho degli amici, posso uscire a mangiare tranquillamente e sono molto felice di appartenere a questo gruppo".

    Come giudica la mia esperienza con la Fiorentina?
    "Oggi sono ad un ottimo livello. Mi dispiace, lo so, mancano i gol. Ma è qualcosa che sta per arrivare e mi è successo anche il primo anno in Germania che ho iniziato a disperarmi ed è andata così... Oggi sono più calmo, concentrato solo sul campo. Il gol arriverà perché oggi sono felice e questo si vede riflesso sul campo".

    Quali sono gli obiettivi per la stagione in corso?
    "Ci siamo prefissati di entrare in Champions League... Se avessimo la possibilità di entrare in Champions League sarebbe una follia, ma questo va visto a poco a poco. Oggi tante squadre che lottano fino in fondo vogliono batterti, giocano per evitare la retrocessione o lottano anche per entrare in Europa come noi. Dobbiamo continuare su questa strada con i piedi per terra".

    Come vede la semifinale di Coppa Italia contro la Juventus?
    "Sono chiaro, tutte le partite sono importanti. Oggi però abbiamo la possibilità di giocare una semifinale di Coppa Italia, una partita molto speciale. Abbiamo deciso di vincere la Coppa Italia perché sarebbe un sogno per la squadra e per Firenze. Personalmente mi sto preparando molto bene, penso che sarà una partita in cui dovrai metterti alla prova. Voglio mostrare alle persone che possono fidarsi di me e dei miei compagni di squadra".

    La cessione di Vlahovic ha inciso sul suo gioco?
    "No, non so se ha influito sul mio gioco. Oggi mi sento molto a mio agio in campo. Hanno preso Piatek, ha segnato cinque gol in sei partite, poi è chiaro che Vlahovic è stato importante per noi... Molto importante, ma oggi Piatek è qui e c'è anche Cabral: penso che abbiamo una bella squadra, i gol ci saranno sempre perché proviamo a giocare a calcio e creiamo sempre occasioni da gol. L'unica cosa che devo dire di Vlahovic è che è stato un giocatore importante, ma oggi abbiamo due animali che stanno dando la vita per cercare di aiutarci tutti ed entrare in Champions o in Europa League".

    Qualche aneddoto ce lo può raccontare?
    "Recentemente stavamo parlando con Nico Burdisso e lui mi ha detto 'Cosa? Nel contratto hai un premio per i calci ricevuti o per i gol segnati?' Partita dopo partita gli avversari mi conoscono e sanno che dove mi toccano io volo. Mi hanno picchiato, mi hanno picchiato molto... Ovviamente il giorno dopo fa tutto male, ma posso dire che sto molto bene fisicamente e che so resistere a quei colpi. Mi hanno picchiato tutti. Non posso dirtene uno in particolare perché mi sembra che mi picchino tutti. In allenamento anche Martinez Quarta. Lo guardo come per dire: 'Siamo amici o che diavolo siamo?'. Incredibile. L'altro giorno mi ha pestato il gomito, mi ha guardato ed ha riso".

    Qual è il mio ruolo?
    "Qui sono un esterno, posso dirlo, ma ogni volta che vado da qualche parte mi cambiano da qui a lì. Non so nemmeno che ruolo mi dà più possibilità... Finché gioco a calcio, sono felice e se c'è bisogno farei anche il portiere perché sono un ragazzo che cerca sempre di lasciare tutto, le cose possono andare bene, le cose possono andare male, ma lascerò sempre tutto in campo".

    Qual è il suo rapporto con Martinez Quarta, Torreira e Odriozola?
    "Ti semplificano la giornata. Oggi per fortuna sono molto amico con entrambi i sudamericani, cerchiamo sempre di stare insieme. Anche Odriozola, non lo lascerò fuori... È spagnolo, ma lo sommiamo. Mi dispiace per parte della mia famiglia, per questo dico che quando sono qui mi sento a casa. Cerchiamo di divertirci, trovando un modo. Viviamo dando fastidio al resto del gruppo per cercare di far sorridere tutti perché io sono così e così siamo noi. Il gruppo lo sa, ogni volta che ci vedono ci sorridono come per dire 'Mandate un po' di m***a'. Grazie a loro oggi sono un ragazzo felice. Normalmente io e Torreira gestiamo la musica per cercare di intrattenere il gruppo, Quarta è un po' più serio. Cerco sempre di strappare un sorriso agli altri".

    Come mi trovo in campo con Odriozola?
    "Mi trovo molto bene. Prima delle partite ci guardiamo e ci diciamo: 'Dobbiamo uccidere questi', e lo facciamo. Se ci pensi, quando abbiamo giocato insieme, le cose sono andate bene per noi... Non mi sentivo così con un partner o un amico da molto tempo".

    Qual è il mio legame con Burdisso?
    "Abbiamo creato un rapporto speciale. Raramente ci si avvicina così ad un dirigente o un allenatore... Lui è sempre lì, ci consiglia cosa dobbiamo fare per migliorare e questo ci aiuta, ci fa pensare un po' di più. Il rapporto tra di noi oggi è molto buono: grazie a lui sono qui".

    Cosa ne pensa di Batistuta?
    "È incredibile come abbia fatto la storia in questa città. Un fiorentino quando ti parla di calcio non ritiene Messi o Maradona il giocatore più forte del mondo, ma Batistuta. Dopo tutto il tempo che è passato se lo ricordano ancora? Firenze è così felice che sorprende anche me".

    Un messaggio per i tifosi della Fiorentina?
    "Che continuino a fidarsi di noi, che le cose inizieranno ad andare meglio, che continuino ad esserci per noi che siamo importanti".
     
     
     

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