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Neymar, il Brasile ha il suo nuovo Pelè
Quanto possa andare avanti nel Mondiale casalingo questo Brasile non può dirlo nessuno, per quanto rimangano forti perplessità sulla squadra guidata da Luis Felipe Scolari. Anche in occasione dell'ultima gara della fase a gironi col Camerun, la Seleçao è sembrata dipendere troppo dalle improvvise accelerazioni delle sue stelle, ma il gioco di squadra latita e in difesa, se non ci fosse un monumetale Thiago Silva, sarebbero dolori. Ma se hai la fortuna di avere in squadra un predestinato, capace a 22 anni di prendersi sulle spalle le aspettative di un'intera nazione, tutto è davvero possibile.
MEDIA ALLA PELE' - Neymar ha siglato ieri sera la sua seconda doppietta in questo Mondiale, il suo primo Mondiale in assoluto, e il giocatore del Barcellona non sta tradendo le attese di chi lo aspettava al varco. 4 reti sinora, capocannoniere del torneo e una dimostrazione di forza e personalità che appartiene solo ai fuoriclasse. Dopo la prima annata in chiaroscuro in Liga, in tanti parlavano di un giocatore sopravvalutato, di un ragazzo con colpi da giocoliere e niente più. Ebbene, mai un 22enne (Neymar è del '92) aveva segnato così tanto alla sua età dai tempi di Pelè. Avete capito bene: con i due gol di ieri, Neymar sale a quota 35 reti in 52 partite con la sua nazionale, a meno tre dalla leggenda del calcio brasiliano. Staccati mostri sacri come Ronaldo e Tostao, che ne avevano realizzati 29, e Romario con soli 4.
I PROBLEMI CON MESSI - Al Barcellona ha evidentemente pagato la pressione di essere stato acquistato per una cifra importatissima (95 milioni di euro), di dover convivere con l'ego di Messi e più in generale la stagione disgraziata dei catalani. Ma, riportato nel suo habitat naturale, Neymar è tornato quello di sempre, l'autentico trascinatore di una squadra che, non avendo un centravanti all'altezza dei fenomeni del passato, ripone tutte le sue speranze sull'ex stella del Santos. Il sopravvaluato...
MEDIA ALLA PELE' - Neymar ha siglato ieri sera la sua seconda doppietta in questo Mondiale, il suo primo Mondiale in assoluto, e il giocatore del Barcellona non sta tradendo le attese di chi lo aspettava al varco. 4 reti sinora, capocannoniere del torneo e una dimostrazione di forza e personalità che appartiene solo ai fuoriclasse. Dopo la prima annata in chiaroscuro in Liga, in tanti parlavano di un giocatore sopravvalutato, di un ragazzo con colpi da giocoliere e niente più. Ebbene, mai un 22enne (Neymar è del '92) aveva segnato così tanto alla sua età dai tempi di Pelè. Avete capito bene: con i due gol di ieri, Neymar sale a quota 35 reti in 52 partite con la sua nazionale, a meno tre dalla leggenda del calcio brasiliano. Staccati mostri sacri come Ronaldo e Tostao, che ne avevano realizzati 29, e Romario con soli 4.
I PROBLEMI CON MESSI - Al Barcellona ha evidentemente pagato la pressione di essere stato acquistato per una cifra importatissima (95 milioni di euro), di dover convivere con l'ego di Messi e più in generale la stagione disgraziata dei catalani. Ma, riportato nel suo habitat naturale, Neymar è tornato quello di sempre, l'autentico trascinatore di una squadra che, non avendo un centravanti all'altezza dei fenomeni del passato, ripone tutte le sue speranze sull'ex stella del Santos. Il sopravvaluato...