Nessuno come la Spagna: tre Europei e un Mondiale negli ultimi 16 anni, così le Furie Rosse si sono prese il calcio
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DA ARAGONES A DE LA FUENTE, DA TORRES A YAMAL - Non solo: la Spagna da stasera detiene il record di campionati europei vinti, con quattro titoli in bacheca, ed era già la prima nazionale di calcio ad essersi aggiudicata due titoli continentali e un titolo mondiale di seguito, seguita poi a ruota dall’Argentina. I successi ottenuti dalla Roja tra il 2008 e il 2012 hanno portato molti esperti ed ex giocatori a definire quella nazionale una delle migliori della storia del calcio. Un ciclo iniziato con Aragones, proseguito con Del Bosque e completato da de la Fuente, eroe e campione con l'Under 19, l'Under 21 e la nazionale maggiore. Un'epoca d'oro iniziata dal gol di Fernando Torres a Vienna contro la Germania, continuata con El Nino, David Silva, Jordi Alba e Juan Mata a Kiev contro l'Italia, sublimata da Andres Iniesta, forse il più grande calciatore spagnolo di tutti i tempi, a Johannesburg, e conclusa, per ora, questa sera, con Nico Williams e Oyarzabal.
LA "BESTIA AZZURRA" - Curiosamente, negli ultimi cinque Europei, oltre a tre vittorie sono arrivate due eliminazioni, una negli ottavi di finale contro l'Italia di Conte nel 2016 e una in semifinale, nel 2021, sempre contro gli Azzurri, questa volta futuri campioni con Mancini. Una doppia vendetta italiana, dopo l'eliminazione patita ai rigori da Donadoni nel 2008 e l'umiliazione in finale nel 2012 subita da Prandelli. Praticamente se non ci pensa la Nazionale di casa nostra a eliminarle, ultimamente le Furie Rosse in Europa vincono sempre: diverso il discorso per quanto riguarda i Mondiali, dove sia Lopetegui che Luis Enrique hanno fallito.
DAL TIKI TAKA AL CALCIO VERTICALE: LA COSTANTE GIOVANI - Ciò che ha meravigliato, da parte della Nazionale spagnola, è stata la capacità di cambiare e adattarsi ai tempi che corrono: partendo dal Tiki Taka di guardiolana invenzione, il passaggio dall'evoluzione del calcio totale a un gioco più verticale è stato portato avanti nel tempo. Impossibile non nobilitare i settori giovanili, non solo di Real Madrid e Barcellona, ma anche delle squadre basche e andaluse, come Athletic Bilbao, Real Sociedad e Siviglia, in grado di produrre sempre con nuova linfa giovani talenti fondamentali per il ricambio generazionale e per conquistare inoltre la maggior parte di trofei internazionali per club in Europa. Vedere alla voce Nico Williams e Lamine Yamal, classe 2002 e 2007, i veri uomini in più di questo torneo: simbolo del calcio moderno, veloci, dribblomani e capaci di creare la superiorità numerica, accanto a una garanzia di esperienza come Morata, senza dimenticare gli indisponibili Pedri, Gavi e Cubarsi.
L'INVINCIBILE ARMADA - Il dato choc è che tra Europei, Mondiali, Champions League e Coppa UEFA/Europa League, l'ultima finale persa da una squadra spagnola contro una squadra non-spagnola risale al maggio 2001, Bayern Monaco-Valencia: nelle successive 23 finali ha sempre vinto la Spagna. Un dominio incontrastato nel Vecchio Continente, che può essere messo in discussione in chiave mondiale soltanto dall'Argentina campione del Mondo e in finale di Coppa America, da detentrice: il primo appuntamento sarà proprio nella Finalissima tra le due nazionali campioni di Europa e Sudamerica, nel prossimo giugno.
@AleDigio89