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Nel Real Madrid di Mbappé ci sarà posto per Rodrygo? Guardiola, il Psg e la voglia di essere il numero 1
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TROPPE STELLE - Si muove qualcosa perché, tra i giocatori certi di giocare nel nuovo Bernabeu tra qualche mese, non abbiamo citato, volontariamente, Rodrygo. Il Robin dello Batman Vincius, la spalla perfetta per questi campioni potrebbe infatti pensare che sia arrivato il momento di "mettersi in proprio". L'arrivo dell'ormai ex giocatore del Psg potrebbe togliere al brasiliano minuti e centralità nel progetto futuro dei Blancos. Far coabitare lui, Vincius, Mbappé, Bellingham e il nuovo craque Endrick sarà un lavoro da equilibristi in campo e fuori, dove gli ego di questi giocatori potrebbero finire ben presto per cozzare. Tra questi, Rodrygo è chiaramente quello con meno appeal, quello paradossalmente "sacrificabile", nonostante un'altra stagione da top nel ruolo. Il classe 2001 ha messo insieme 17 gol e 9 assist nelle oltre 50 presenze stagionali, apportando un contributo sempre prezioso di gol, giocate spettacolari e piccole cose che fanno la fortuna delle squadre. Ormai è giusto considerarlo come uno dei primi 15 giocatori al mondo, almeno. Uno per cui le big di tutta Europa si straccerebbero le vesti per portarlo nelle proprie rose, uno che potrebbe però essersi stufato di venire considerato come "l'altro". Qualcosa si muove quindi. Perché qualora dovesse decidere di andare, ci sarebbero pronte ad accoglierlo squadre come Psg, Manchester City e Liverpool.
MAL DI PANCIA - Sta a lui insomma. E nelle ultime settimane, qualche spiffero dal brasiliano è partito. In un'intervista a DAZN è stato abbastanza laconico: "Tutto può succedere. Ho un contratto qui ma... Gli anni che ho passato qui sono stati molto belli per me. Come ho sempre detto, voglio restare in questo club ma vediamo cosa succederà. Tutto è possibile". Scontato dire come queste parole abbiano messo i tifosi madrileni sull'attenti. Si è alzato subito un polverone che lo stesso giocatore ha voluto spegnere al più presto. Su X, ha scritto nelle ore successive: "Oggi si è verificata una situazione molto fastidiosa, in cui una mia intervista è stata completamente decontestualizzata. Sinceramente sono molto felice al Real Madrid, amo questo club, vivo ogni giorno un sogno e non mi passa per la testa di lasciare il club della mia vita. Adesso continuiamo a fare la storia".
CHI LO VUOLE - Tutto risolto, insomma. Eppure le parole del 23enne restano e sembrano un monito. Vero, c'è un contratto fino al 2028 con clausola da 1 miliardo, ma Rodrygo vuole essere al centro del Real Madrid anche nel futuro. Anche perché, come detto, le offerte fioccano. C'è anzitutto sulle sue tracce il Manchester City, squadra a cui ha segnato un paio di gol decisivi nelle scorse annate. Guardiola stravede per lui e il sentimento pare reciproco. "Sinceramente, per me è la squadra più bella del mondo, quella che gioca il miglior calcio", ha detto lo stesso Rodrygo a GQ nelle ultime settimane. Ma non è tutto perché la pretendente più agguerrita potrebbe essere proprio il Psg. Scottati dalla partenza di Mbappé, i parigini potrebbero pensare allo smacco ai danni del Real Madrid. "Vi siete presi Mbappé? E noi vi portiamo via Rodrygo!". Il post Kylian infatti è ancora un'incognita. Piace tanto Kvaratskhelia del Napoli che - per l'Equipe avrebbe già detto di sì ai campioni di Francia - ma, secondo Onda Cero, il vero preferito di Luis Enrique sarebbe proprio il brasiliano. Prenderlo davvero però sarà un altro paio di maniche.
TUTTI CON LUI - Tutto l'ambiente madridista infatti si è stretto attorno a lui. In conferenza stampa, Carlo Ancelotti ha chiarito: "Rodrygo è un pezzo importante per noi. Lo è adesso e lo sarà pure in futuro. Su questo non ho alcun dubbio". Giù le mani, insomma. Non partirà a meno che non lo voglia lui stesso. E in tal senso è arrivato anche il monito dell'ex Predrag Mijatovic a Cadena SER: "Mi sono sbagliato quando sono andato via da Madrid... I giocatori iniziano a capire cosa hanno al Real Madrid quando sono già partiti. È molto complicato arrivare al Real Madrid, ma è molto facile andarsene". E se lo dice lui che ci è passato, forse c'è da credergli.