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    Nazionale, i nomi per il post Mancini

    Nazionale, i nomi per il post Mancini

    • Redazione CM
    Ferragosto di fuoco per la Figc. L’annuncio delle dimissioni di Roberto Mancini da ct della Nazionale ha colto tutti di sorpresa, federazione in testa. L’addio dell’ex allenatore dell’Inter lascia un vuoto che il calcio italiano deve colmare al più presto. Gli Azzurri torneranno in campo infatti tra meno di un mese – il 10 e 12 settembre contro Nord Macedonia e Ucraina per le qualificazioni ad Euro 2024 - e lo dovranno fare con un nuovo tecnico in panchina.

    I NOMI - La FIGC ha assicurato che comunicherà nei prossimi giorni il nome del nuovo CT della Nazionale dopo aver valutato la migliore opzione per gli Azzurri. Non è da escludere l’ipotesi di un ct ad interim ma in questo momento tante opzioni sono sul tavolo in vista di un Europeo dove l'Italia si presenta da campione in carica e non può fallire, viste anche le due esclusioni consecutive dai Mondiali. I primi due nomi da tenere in conto sono quelli di due totem del nostro calcio: Luciano Spalletti e Antonio Conte. Il primo, campione d’Italia in carica, è ancora sotto contratto col Napoli con cui è legato dall’impossibilità di allenare un altro club in questa stagione dopo il burrascoso addio con De Laurentiis. Il patron azzurro però potrebbe fare un’eccezione per la Nazionale. Altra pista romantica sarebbe il ritorno sulla panchina più importante di Antonio Conte. L’ex Juve e Inter ha già allenato gli Azzurri e ha disputato gli Europei del 2016, uscendo ai quarti di finale con la Germania. Libero dall’ultimo impegno, con il Tottenham, il leccese ha fatto intendere la sua volontà di tornare ad allenare in Italia.

    OUTSIDER - Una scelta più immediata potrebbe portare a figure federali o ad allenatori liberi in questo momento e legati alla maglia azzurra. Secondo Sky Sport infatti i primi nomi che la Figc starebbe valutando sono quelli di Fabio Cannavaro e Daniele De Rossi, campioni nel mondo nel 2006 e reduci da esperienze deludenti in Serie B. Entrambi però rappresenterebbero delle scommesse per l'inesperienza e i risultati in panchina.

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