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    Nash: 'Juve, il mio Tottenham è stile NBA. Ho una proposta per Buffon, Del Piero...'

    Nash: 'Juve, il mio Tottenham è stile NBA. Ho una proposta per Buffon, Del Piero...'

    Stella Nba, amante del calcio. Steve Nash ex playmaker canadese con due MVP alle spalle, ha parlato a La Gazzetta dello Sport, in una veste particolare... quella di tifoso del Tottenham: "Soddisfatto per Torino? Moltissimo. La squadra ha mostrato una maturità incredibile. Nonostante un inizio difficile, abbiamo continuato ad attaccare e non ci siamo messi a difendere nemmeno dopo aver raddrizzato il risultato, segno di una straordinaria personalità, quella che contraddistingue le grandi squadre".

    DEMBELE' - "Ci sono tanti giocatori in grado di fare la differenza in questo Tottenham, a partire naturalmente da Kane fino ad arrivare a Eriksen e Alli, Dembélé però e’ speciale. I suoi cambi di ritmo a Torino secondo me hanno indirizzato il match. Un giocatore fantastico in uno stato di forma invidiabile".

    KANE - "Uno dei 5 migliori attaccanti d’Europa? Io andrei oltre. Naturalmente è opinabile, ovviamente io sono di parte, ma in questo momento Harry è uno dei 5 migliori giocatori, a prescindere dal ruolo. Oltre ad avere un fiuto del gol incredibile, riesce ad aiutare la squadra in tantissimi modi, partecipa alla manovra e sa giocare per i compagni".

    SENSAZIONI - "Dobbiamo prepararci per una battaglia. Mi aspetto una Juve aggressiva, gli Spurs dovranno giocare con la stessa personalità mostrata a Torino ed evitare distrazioni difensive. Di sicuro la presenza di un giocatore talentuoso e imprevedibile come Dybala potrebbe rivelarsi decisiva, dobbiamo cercare di tenere in mano il pallino del gioco e provare a mettere pressione".

    DEL PIERO - "Ci siamo scambiati un paio di messaggi, per la verità non vedo Ale da qualche settimana. Ogni tanto ci troviamo per una partita di calcio a Venice Beach. Io con alcuni amici, tra cui ex nazionali Usa come Holden, Lalas e McBride, gioco due volte alla settimana e spesso anche Ale, ora che passa diverso tempo a Los Angeles, è dei nostri. È un ragazzo eccezionale: ho instaurato una bella amicizia".

    POCHETTINO - "È il vero fulcro del progetto. Ho avuto la fortuna di vedere da vicino come lavoro e sono rimasto incredibilmente impressionato. Per certi versi ha un approccio simile a un head coach Nba, gran fiducia nello staff, a cui dà parecchie responsabilità, uso dell’analisi tattica e un modo di rapportarsi con i giocatori molto diretto. Penso che gran parte dei meriti della crescita del club siano suoi, lo ritengo un tecnico unico al mondo. Siamo davvero fortunati a poter contare su di lui".

    DOVE ARRIVERA'? - "Anche alla finale di Kiev, perché no? Certo, ci sono squadre più attrezzate, a partire dal City fino a Barça e Bayern, ma abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutti. La personalità e la maturità con cui abbiamo affrontato Juve, Real e Dortmund lo dimostrano".

    BUFFON - "Fatico a trovare gli aggettivi. Ero a Berlino per la finale del 2006 (peraltro seduto accanto a Sonia Del Piero, nella zona riservata agli ospiti dei giocatori azzurri, ndr) e in quel momento Gigi era il miglior portiere al mondo. Secondo me lo è rimasto in tutti questi 12 anni, una parabola assolutamente inimmaginabile. Ho un’ammirazione assoluta per lui e per quello che sta dimostrando anche a quarant’anni. Tra parentesi, mio figlio Matteo possiede, e ne è gelosissimo, un paio di guanti firmati da Buffon. Posso aggiungere una cosa? Sogno di vedere Gigi allo Showdown, la partita di beneficenza tra stelle del calcio e giocatori Nba che organizzo ogni anno a giugno a New York. Sarebbe bellissimo… Intanto vediamo di fargli gol a Londra, e non sarà facile…". 

    ASTORI - "Che tragedia incredibile. Davide era, a detta di persone che lo conoscevano bene e con le quali ho parlato, un ragazzo straordinario. In questi momenti le parole sono inutili, sono vicino alla sua famiglia".

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