Nelle mani del notaio Tommaso Branno, è nata la Società Sportiva Dilettantistica Ischia Isola Verde arl. La rifondazione del calcio isolano parte da qui, parte dalle parole del nuovo direttore generale Nicola Crisano. “Ha preso forma un sogno che da troppo tempo gli sportivi isolani accarezzavano. Ora, si fa sul serio”. E, per la sfida della Serie D, ci sono nomi che fanno invidia al calcio dei Pro. “Il patron – spiega Crisano – sarà De Vivo. Il presidente onorario è Lello Carlino del marchio Carpisa. Ed è una pietra miliare: il connubio tra Carpisa e sport ha sempre dato risultati fantastici, per la professionalità e la sicurezza che da sempre questa impresa racchiude in sé. Socio dell'Ischia è anche Martos, del dottor Osvaldo Martorano: se si pensa che stiamo parlando di un gruppo che si è affiancato al Napoli, penso davvero che non c'è bisogno di aggiungere altro. Ruolo fondamentale anche per Gianfranco Rea, della Giumar, azienda che, per statura, non ha assolutamente bisogno di presentazioni. Quella appena sorta è di più – chiosa Crisano – di una semplice società di capitali. È una cordata che vuole portare un nuovo modo di fare calcio in Campania, una ventata nuova che vuole aprire scenari di primissimo profilo. Sono non soddisfatto, ma molto di più. Però– chiude Crisano – questo è solo il primo step: da oggi si guarda al campo, per essere all'altezza di premesse così importanti”. Il mosaico prende forma: ed a spiegare come vanno inserite le tessere, ci pensa il consulente del club, il dottor Giancarlo Senese. “Il nostro è un progetto in tre tappe: la prima, la costituzione della società, è stata chiusa con la riunione che ha portato alla fondazione del nuovo corso. Ora, si passa all'aspetto sportivo, che viaggerà accanto al terzo passo: quello dello sviluppo e della valorizzazione del nome Ischia, inteso come merchandising di un brand internazionalmente riconosciuto”