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Napolimania: vittoria meritata! Caro Milan, quando c'è un regolamento va rispettato
Gli azzurri non hanno rubato nulla alla Scala del calcio. Nonostante ben cinque assenti (Koulibaly, Mario Rui, Fabian, Insigne e Osimhen) si è dettato legge calcisticamente. Con tante seconde linee, Spalletti è riuscito a far ardere il fuoco dentro i suoi uomini. E così “il Vesuvio non è stato solo una cartolina” ma una spinta in più per aggiudicarsi uno scontro diretto fondamentale per il prosieguo del torneo. Diciamoci la verità, in tanti avevano già fatto il funerale ai partenopei. Non si aspettava altro che un crollo col Milan per mettere la croce anche sulla qualificazione Champions dando così la possibilità alla Juventus di avvicinarsi di più. Ma la 18esima giornata di Serie A ha visto cadere l'Atalanta in casa contro un Mourinho “ex bollito” e pareggiare la Fiorentina col Sassuolo. Praticamente delle inseguitrici che sono dietro solo la Signora ha fatto un ottimo risultato. Tanto di cappello ad Allegri che è riuscito ad avere la meglio su un Bologna annebbiato.
Si corre, dunque, nonostante i menagrami che volevano la testa di Luciano. Spallettone, con tanto di scarpette di calcio al piede, si è ripreso a Milano ciò che aveva perso contro la sua Inter qualche settimana fa. Ha avuto l'intuito vincente di schierare dall'inizio Petagna in attacco e non Mertens. In tanti si sono chiesti all'inizio il perché di questa scelta azzardata. Ma il tecnico toscano conosce i suoi polli. Ed inoltre era convinto che l'ex di turno potesse caricarsi sulle spalle l'intero reparto. Bisogna poi alzarsi in piedi per Juan Jesus. Altro che Manolas. Il brasiliano ha dimostrato che cosa significa legarsi ad una maglia mentre il greco se ne è scappato al suo paese senza nemmeno salutare. Vai Kostas, nessuno ti rimpiangerà. Specialmente lo staff medico che era stanco delle tue continue lamentele fisiche...