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Napolimania: vietato sbagliare con il Cagliari, un passo falso costerebbe il futuro
E allora, sotto con il Cagliari. Con i rossoblù di Rastelli che arrivano sabato al San Paolo senza motivazioni, mordente o patemi particolari. Salvi tutti, loro, mentre il Napoli è in lotta perenne con la Roma per il secondo posto che vale la Champions diretta e poi anche con se stesso. Con i propri fantasmi: ma si può? Sì, evidentemente. "Perché noi siamo questi", ha detto Sarri di recente. Cioè la squadra con il miglior attacco della Serie A (78 reti) e la peggiore difesa tra le prime tre della classifica (35 reti, 13 più della Juve). Una macchina da gol affetta da pareggite: una malattia che con il Cagliari dovrà scomparire.
La società, nel frattempo, sta affrontando gradualmente le tematiche più scottanti: dal rinnovo di Insigne, già definito, a quello di Mertens, in via di risoluzione, e parallelamente De Laurentiis sta provando anche colpi importanti in chiave futura. Tipo Schick. Il mercato estivo, però, non può prescindere dal secondo posto e dai milioni della Champions: lo racconta e lo conferma la storia recente del club, ed è per questo che la responsabilità di Sarri e della squadra è sempre più delicata. Tocca a loro, tocca innanzitutto agli uomini con la maglia azzurra: è dalle loro vittorie, dal loro finale di campionato che dipende il primo salto del Napoli in orbita. E il Cagliari non può certo rappresentare un ostacolo.