È sempre pieno. Tutti ne parlano, ma in fondo sembra che nessuno lo vuole: il San Paolo non conosce crisi, né tecnica, né di presenze o tantomeno di incassi. Nonostante l’impianto di Fuorigrotta sia eternamente un caso, nonostante sia quasi abbandonato a se stesso (terreno di gioco a parte) la “casa” del Napoli semina record di presenze (e di incassi). Un patrimonio nel patrimonio, visto che il San Paolo aiuta il Napoli (notevole la media casalinga degli azzurri, imbattuti da 16 giornate in campionato) e rappresenta un’enorme risorsa, sicuramente non valorizzata per i noti e arcinoti problemi.

Fino ad ora sono ben 365mila gli spettatori che fino ad ora si sono visti nell’impianto di Fuorigrotta. E il dato è destinato a salire (e non di poco) visto che quattro delle prossime sette partite che aspettano gli azzurri si giocheranno in casa. È facile mettere in preventivo almeno altri due pienoni, visto che a Fuorigrotta arriveranno Arsenal e Inter. Sicuramente il ritorno di Mazzarri porterà a Fuorigrotta il grande pubblico (si giocherà di domenica sera) mentre per la gara di Champions League si aspetta di capire se sarà decisiva o meno ai fini della qualificazione (tutto dipende da cosa succederà martedì a Dortmund). E proprio la gara di Champions League contro il Borussia Dortmund ha fatto registrare il record di presenze in questa stagione: 55.766.

E tra l’altro anche nel match di ritorno della prossima settimana dovrebbe esserci il tutto esaurito (finiti i biglietti per il settore ospiti). La società azzurra ha conquistato il tredicesimo posto per l’affluenza di pubblico nella massima competizione europea (47.454 spettatori per gara in media), mentre il dato del campionato vede le presenze totali a 270.468, con una media di 45.078 a gara. Il record di presenze (e questa è una curiosità) è arrivato non per un big match, ma per la gara col Sassuolo, dove la società mise prezzi estremamente popolari. Coi neroverdi, coi quali finì in parità, si toccarono le 55.667 presenze. Sabato, invece, si riparte dal Parma