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Napolimania: Reina, il problema c'è e va affrontato: tra Leno e Rulli, ecco il piano
Pochi minuti dopo il triplice fischio finale della gara contro l'Atletico Madrid guardi, quasi d'istinto, il calendario: primo agosto, manca un mese alla chiusura del mercato. Non lo pensi per la sconfitta, non lo pensi perché si può, comunque, sempre migliorare una squadra. Ma perché rifletti sugli obiettivi, perché quelli che sono i protagonisti ed i leader di questo Napoli sono certi di poter lottare per vincere lo scudetto. E allora, senza abusare di luoghi comuni cari alla letteratura calcistica, una squadra vincente deve avere un'ossatura vincente: portiere, centrale, regista, centravanti. Il Napoli ha anche molto di più. Ma, forse, anche qualcosa in meno.
L'INTERROGATIVO. Corre il minuto 72 della gara di Audi Cup contro i Colchoneros, classica mezza dormita della difesa e Torres la tocca strozzandola con un tacco quasi casuale. Il pallone va verso il primo palo, Reina sta andando nella direzione opposta, verso il centro della porta. Il pallone del Niño passa, senza nessuna deviazione, tra le gambe di Chiriches molto lentamente. Reina perde uno, due, tre attimi fondamentali per prendere un pallone semplice da bloccare, allunga la manona quando ormai è tardi ed il pareggio è cosa fatta. In quell'istante passano, quasi contemporaneamente, davanti agli occhi i frame della scorsa stagione dove gli errori di Reina sono stati diversi, alcuni decisivi. Lazio, Bologna, Milan in campionato sono i primi 3 che vengono alla mente, in Champions col Besiktas ed in Coppa con la Juventus sono gli altri esempi di un'annata poco brillante ma che ha visto la parata su Perotti contro la Roma come quell'attimo che apre il dibattito. È Pepe il portiere giusto? Con lui tra i pali si può vincere lo scudetto?
RULLI E GLI ALTRI - Alcune statistiche elaborate mettendo a confronto i tiri affrontati nello specchio ed i gol subiti dimostrano come Reina abbia avuto la seconda peggior percentuale di incidenza dello scorso campionato: il solo Bizzarri è stato 'meno bravo', meno determinante nella Serie A terminata lo scorso maggio. Non sono solo, però, dei freddi numeri ad aver fatto muovere il Napoli. Le offerte ufficiali per Leno ma soprattutto per Rulli sono una realtà, la trattativa con l'estremo argentino è ancora viva. Perché spendere 20 o più milioni per un portiere se hai un titolare inamovibile in questa stagione? Perché minare, in qualche modo, la leadership di Reina? Sarebbe da ingenui, allora, non pensare che in società non si sia pensato ad una staffetta già nel corso di questa stagione, che non può esserci fiducia illimitata. Si inizia con Reina, poi le gerarchie le detta il terreno di gioco. E il campo di Monaco di Baviera un primo verdetto lo ha già emesso: farà ancora grandi parate, ma la continuità non appartiene più ad un portiere classe '82 a cui i riflessi che fanno i capricci. Se è vero che la lotta per lo scudetto può esser realtà, allora il Napoli farà bene a sfruttare al meglio il prossimo mese di mercato.