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Napolimania: ora anche Cellino dice sì, De Laurentiis più vicino a vincere la battaglia
CELLINO SI ARRENDE. Da sempre abbiamo preso posizione a favore della ripresa: in sicurezza, senza pubblico, con la certezza che non sarà la stessa cosa, prima della maledetta invasione del Covid-19. De Laurentiis ha svolto un ruolo di gran mediatore, ha fatto le sue pressioni sull'accentratore Ministro Spadafora, si è messo dalla parte di coloro che hanno spinto ma che hanno, anche, saputo gestire e ricucire. Non ripeto, per l'ennesima volta, le motivazioni che ci hanno spinto a rispettare chi non c'è più ma anche per chi c'è e deve andare avanti: ed in un assetto politico che ha visto alcuni presidenti lavorare contro la ripresa, alimentando il fronte Spadafora-Malagò che hanno mostrato tutta la loro contrarietà, forse spingendo per altri assetti del calcio e non certo mossi da spirito crocerossino. C'è da registrare, però, il dietrofront di Massimo Cellino, come si legge su Repubblica: "Ho cambiato idea, mi adeguo alla maggioranza-ci ha detto-Bisogna tentare di riprendere il campionato altrimenti qui falliscono tutti. Certo, in Lombardia è ancora complicato fare i test medici ma se si gioca io resto al Rigamenti, nessun campo neutro". Potrebbe essere il segnale che apre la settimana decisiva, quella che porta verso i vari appuntamenti che vedranno coinvolti il CTS, il Ministro della Salute Speranza, lo stesso Spadafora, il CONI ed il Premier Conte nell'incontro con Gravina, accompagnato Dal Pino, presidente della Lega A. Siamo nella settimana decisiva, con la sensazione che la strada verso il ritorno, dopo che anche uno come Cellino cambia idea, possa essere più vicina.