Napoli: se parte Mertens serve Azmoun, non Belotti
AZMOUN È ADATTO?– Togliamoci subito il dente: Azmoun nello Zenit di Semak (ex assistente di Spalletti) gioca in un 4-4-2/4-2-3-1, in compagnia del gigante Dzyuba. È una prima, grossa, differenza. Sappiamo infatti che Gattuso difficilmente si schioda dal suo 4-3-3. Dunque ad Azmoun verrebbe chiesto di agire senza riferimento vicino, da prima punta anziché da seconda. E cambia avere il vuoto davanti a sé o avere Dzyuba (1,96 m). Ecco in azione Azmoun, posizionato “sotto” al centravanti russo, nella partita di Champions contro il Lione.
Ricevuto il pallone dal terzino sinistro, il numero sette dello Zenit controlla fronte alla porta e chiede una triangolazione al compagno d’attacco.
E Dzyuba di tacco, con una finezza, lo mette in porta. Notevole l’accelerazione improvvisa a suggerire l’idea e ad attaccare lo spazio. ‘Driesiana’, oserei dire.
Davanti al portiere poi è solo un rigore in movimento.
DA VERTICE - Diventa più interessante allora vederlo da vertice, quando i due attaccanti dello Zenit invertono la posizione (o la funzione). Come si comporta Azmoun se è marcato stretto da un signor difensore come Upamecano del Lipsia? I suoi movimenti senza palla ricordano vagamente quelli di Mertens? Guardate quest’ottimo smarcamento ai danni del centrale francese, come si crea Azmoun uno spazio da attaccare.
Prima sparisce dal radar, gli va quasi dietro la schiena (o perlomeno glielo fa credere, inducendolo ad aprirsi), poi scatta deviando verso lo spazio che aveva in mente di attaccare.
Ha guadagnato un tempo importante sul difensore, e Azmoun è veloce...
‘LEGA’ O NON ‘LEGA’? – Giocando da seconda punta ha sviluppato per forza una qualità tanto cara a Gattuso e nella quale Mertens primeggia. Quella di saper ‘legare’ il gioco tra reparto e reparto. L’iraniano possiede una certa predisposizione associativa, che in alcune fasi della manovra (decisive per il gioco di Gattuso) si manifesta sotto forma di sponde e scambi in velocità. Qui Azmoun va a raccogliere una verticalizzazione rasoterra di un compagno, per consentire la risalita graduale del pallone.
Ne esce fuori una sponda di tacco per il terzo uomo.
GIOCO AEREO - Inoltre Azmoun, a differenza di Mertens, ha stazza e movenze da centravanti elegante e longilineo. È alto 1,86 e quand’era più piccolo giocava a pallavolo, da opposto pare. L’elevazione dunque non gli manca, cosa che lo rende estremamente completo. Il Napoli avrebbe quindi trovato un giocatore in grado di conciliare in sé le caratteristiche di Mertens e Milik? Soluzioni come questa, trovata da Azmoun nella partita Zenit-Benfica, potrebbero tornare utili anche a Gattuso. Taglio e sponda aerea dentro l’area, in questo caso di petto, per il compagno accorrente. Vedete che Dzyuba poteva anche lasciargli l’area certe volte…
TANDEM CON PETAGNA? – Qualora poi il tecnico del Napoli volesse modificare l’assetto a partita in corso, perché non pensare a una possibile convivenza con Petagna? Quando infatti col 4-3-3 Gattuso non sfonda, spesso gli capita di passare alle due punte (4-4-2/4-2-4). In questi casi Azmoun tornerebbe a ricoprire il ruolo di seconda punta dinamica che lo ha fatto esplodere allo Zenit. Qui sotto, mentre si avventa sulla torre di Dzyuba. Possiamo immaginare una combinazione identica tra l’iraniano e il centravanti del Napoli in prestito alla Spal.
Azmoun che calcia al volo dal limite, su assist di Petagna.