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    Napolimania: meglio 3 scudetti sofferti e goduti che tanti altri vinti come sanno fare al nord. Non ci toglierete il sorriso

    Napolimania: meglio 3 scudetti sofferti e goduti che tanti altri vinti come sanno fare al nord. Non ci toglierete il sorriso

    • Salvatore Caiazza
    Allunghiamo il godimento. Una giornata in più, una meno che vuoi che sia. Voleva festeggiare il Napoli contro la Salernitana. Era stato tutto apparecchiato per rendere la domenica indimenticabile. Non c’è riuscito per il pareggio di Dia all’84’ dopo il vantaggio di Olivera ma che vuoi che sia.

    Lazio e Juventus hanno contribuito ad avvicinare ancora di più gli azzurri al tricolore. Se mercoledì la squadra di Sarri non batterà il Sassuolo, i ragazzi di Spalletti e i milioni di tifosi napoletani sparsi per il mondo stapperanno lo champagne davanti alla tv. In caso contrario basterà un punto in casa dell’Udinese per far partire la festa. Una festa che vale dieci volte tanto rispetto alle città che di solito si aggiudicano il titolo di campione d’Italia.

    Meglio tre goduti in questo modo che tanti altri incassati per opera e virtù
    dello Spirito Santo. Giù al Sud si vivranno giorni di pura gaudenza. Napoli e provincia sono già bardate di bianco e di azzurro da qualche mese. Non c’è verso di togliere il sorriso ai partenopei. Ormai ci siamo. È stata fatta una vera e propria opera d’arte da un gruppo, quello di Spalletti, considerato ad inizio anno scarso rispetto alle tre del Nord e alle due romane.

    Secondo gli esperti delle griglie, gli azzurri avrebbero avuto difficoltà a qualificarsi addirittura per l’Europa League. La Conference sarebbe stato un grande traguardo. Intanto nelle grande Europa il Napoli già ci sta. Gli altri tre posti se lo contendono in sei.

    Oltre a Lazio, Inter, Milan, Juventus e Roma c’è anche l’Atalanta. Le due meneghine devono solo sperare di vincerla e sarebbe un bel dire. Ma se non la conquisteranno e rimarranno fuori dai giochi sarà un vero e proprio fallimento. La Madama bianconera, poi, deve fare i conti con il tribunale. Se anche non dovesse arrivare un’altra penalizzazione, potrebbe essere la Uefa a buttarla fuori da tutte le competizioni internazionali. Ma Allegri va difeso ad oltranza così come il suo vice. Per intenderci, quello che voleva mangiare il cuore al “pelato” di Spalletti. Se l’è cavata con una giornata di squalifica e 5mila euro di multa.

    Tornando al Napoli, va detto che lo scudetto sarà vinto grazie ad un lavoro straordinario della società e di Spalletti. È stato costruito su idee calcistiche che da altre parti si scordano. Forse solo Sarri e qualche giovane (tipo di Dionisi) sono riusciti ad esprimere un bel gioco come Lucianone da Certaldo. Si è messo lì il toscano e ha sfruttato al massimo il talento dei suoi ragazzi con scelte giuste e tanto lavoro. Non si straccia un campionato perché le altre non sono altezza. Per giustificare la forza azzurra si parla sempre di una scarsa competitività da parte delle big. La verità è che è stato il Napoli a correre sempre mentre chi inseguiva ha avuto molte difficoltà.

    Bisogna fare i “complimenti” a chi sa accettare la sconfitta. A chi dice o scrive che la festa scudetto è stata pagata con il reddito di cittadinanza o che le auto colorate d’azzurro sono senza assicurazioni. Non ci sono offese che tengano. Nessuno può spegnere il godimento del popolo partenopeo. In alcune città del Nord gli ultrà delle rispettive squadre hanno minacciato rappresaglie se i napoletani che vivono la mostreranno bandiere o vessilli azzurri nel momento in cui la matematica assegnerà il titolo al Napoli. Il massimo della sportività. Meditate gente, meditate.

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