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  • Napolimania: Mazzarri in caduta libera, Mazzocchi 'tradisce'. Ora il mercato è l'ultima spiaggia

    Napolimania: Mazzarri in caduta libera, Mazzocchi 'tradisce'. Ora il mercato è l'ultima spiaggia

    • Giovanni Annunziata
    È finito in un tunnel senza uscita il Napoli di Walter Mazzarri. Una squadra spenta, incapace di reagire, che da dominatrice lo scorso anno pare essere quasi abbordabile per gli avversari. Se ne sono accorti i tifosi, eccome se lo hanno fatto: questo pesante 3-0 di Torino non è andato giù, la contestazione dal settore ospiti si è fatta sentire. Chiedono rispetto, chiedono un impegno che manca. E intanto il crollo sembra non fermarsi più. Un tentativo sarà fatto ritrovandosi tutti a Castel Volturno, prove per ricompattarsi, sarà fatto un ritiro se ritenuto opportuno. Fatto sta che la situazione è drammatica e le immagini della città invasa d'azzurro, i festeggiamenti e la gioia di un popolo intero ora sono solo un bellissimo ricordo.

    NUMERI DA HORROR. Si chiude il girone d'andata ed è tempo di tracciare un primo bilancio. È sotto gli occhi di tutti la netta differenza rispetto alla passata stagione, perché il Napoli al giro di boa arrivava a 50 punti, oggi ne sono appena 28, ben 22 in meno. Sono numeri che toccano livelli molto bassi, peggio riuscì a fare Ancelotti nel 2019/20 con 24 punti. Qualcosa che costò l'esonero al tecnico di Reggiolo. Numeri che sono praticamente simili anche nella fase difensiva e in quella offensiva. Questi sono tra i Napoli più brutti della gestione De Laurentiis, solo che qui si è reduci dal risultato massimo, la vittoria del campionato. C'è ancora dell'altro che fa rabbrividire, perché lì davanti la squadra di Mazzarri nelle ultime quattro partite (Frosinone, Roma, Monza e Torino) non ha mai segnato. Per ricordare una striscia del genere bisogna ritornare addirittura al febbraio del 2013, quando c'era proprio lo stesso allenatore livornese.

    RICORDO MACCHIATO. Così Mazzarri rischia tanto. E non parliamo del suo futuro perché è già bello delineato. Un contratto fino a giugno, traghettatore annunciato e poi a fine stagione si volterà pagina. Il problema è oggi, è il ricordo del Napoli mazzarriano, quello capace di vincere in extremis, che incantava i tifosi con Hamsik, Cavani e Lavezzi, quello che ha tirato fuori delle emozioni uniche dai cuori dei supporters partenopei. Quel ricordo bellissimo oggi fa spazio al Napoli horror, perché quanto si sta vedendo fa spavento. Troppo brutto per essere vero e il pericolo è che ci si possa andare a ricordare di Walter Mazzarri come l'allenatore che ha raccolto record negativi con il Napoli. Non è ciò che vuole il tecnico livornese, che mostra ogni volta tutto il suo profondo dispiacere nei confronti di una piazza a cui tiene immensamente. Alla fine, però, ciò che conta sono i fatti, sono i risultati. E il Napoli non ne sta ottenendo. Bisogna correre ai ripari, altrimenti la situazione potrebbe diventare irreparabile.

    AIUTI DAL MERCATO. Di errori ne sono stati fatti tanti e le colpe sono di tutti. De Laurentiis e la sua gestione sbagliata post scudetto, Garcia prima e Mazzarri poi con delle idee di calcio totalmente rivedibili, gli uomini mercato che non hanno costruito una rosa all'altezza. Non possono sfuggire i giocatori, perché in campo ci vanno loro e le prestazioni sono tanto lontane da quelle dell'anno scorso. Una squadra che appare senz'anima e che ha bisogno di una boccata d'aria fresca, con aiuti che possano arrivare dal mercato. Il primo acquisto ha tradito subito perché Mazzocchi è durato appena 3 minuti: l'eccessiva voglia di fare gli ha portato un corretto rosso diretto. Un record negativo, l'ennesimo della giornata. Il Napoli non può e non deve fermarsi all'ex Salernitana perché De Laurentiis aveva annunciato qualche colpo e oggi serve assolutamente qualche forza nuova, qualcuno che arrivi in azzurro con la mente libera, sia pronto a mettersi in mostra con le grandi motivazioni da neoacquisto. E il primo nome è quello di Samardzic, oggi ancora in panchina nel ko casalingo dell'Udinese con la Lazio. Settimana prossima dovrebbe essere quella decisiva, in tanti lo aspettano con la maglia azzurra da indossare. C'è anche il difensore, per il quale servirà più tempo ma occorre sbrigarsi perché lì dietro è diventato un vero disastro. Dunque, il mercato come ultima spiaggia. Per tappare i buchi, sia chiaro. Perché chi vince lo scudetto ha il dovere di cercare di difendere il titolo. E invece oggi c'è un nono posto e una distanza da colmare dalla zona Champions. La palla passa al presidente. Per ora.

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