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    Napolimania: ma quale rigore, meno male che Pasqua non ha ascoltato Mazzoleni! Donnarumma, basta offese contro il Napoli

    Napolimania: ma quale rigore, meno male che Pasqua non ha ascoltato Mazzoleni! Donnarumma, basta offese contro il Napoli

    • Salvatore Caiazza
    Un po' di Pasqua anche per il Napoli. Se solo l'arbitro di Tivoli avesse accettato i consigli di Mazzoleni al Var, a quest'ora gli azzurri si starebbero rammaricando per l'ennesima occasione persa. Invece, il direttore di gara, pur sollecitato dal collega bergamasco in cabina di regia, è rimasto sulla sua scelta e non ha permesso al Milan di approfittare di un altro penalty a tempo scaduto per evitare la sconfitta. Dire che Bakayoko non abbia toccato Theo Hernandez sarebbe follia ma il rossonero ne ha approfittato per tuffarsi non appena ha sentito un lieve contatto. Ed è per questo che Pasqua, pur visionando l'azione, gli ha detto di no facendo scattare l'ira del Diavolo.

    In special modo di quella di Gigio Donnarumma da Castellammare di Stabia. Il portierone napoletano è impazzito al triplice fischio ed è andato a scontrarsi con un elemento della panchina partenopea urlando: «Siete una banda». Un'offesa che l'estremo difensore si poteva risparmiare poiché non è nuovo a certi tipi di situazioni particolari quando dall'altra parte c'è il Napoli. Tutti ricordano quando, dopo aver parato un tiro ravvicinato di Milik nel finale di una sfida importante, fece un video ironico chiedendo scusa a suo zio... Le immagini fecero il giro del web facendo arrabbiare non poco il popolo partenopeo. 
    Pasqua, comunque, non è stato proprio il peggiore nella 27esima giornata di campionato. A Cagliari il signor Calvarese di Teramo ha indispettito non poco il presidente dei sardi Giulini perché si è limitato a mostrare solo un giallo a Ronaldo modello Bruce Lee. Quel colpo di karate su Cragno del portoghese sarebbe dovuto essere da rosso. Ma sarebbe stato un bel problema mandare fuori CR7. E quindi semplice ammonizione e tutti felici e contenti.

    Tornando ai fatti di casa Napoli, il successo di San Siro ha permesso a Gattuso di scrollarsi di dosso il momento buio in trasferta. Ormai erano quattro partite che gli azzurri non vincevano lontano dallo stadio Maradona. Tre le avevano perse e una l'avevano pareggiata con il Sassuolo a Reggio Emilia per il pasticcio di Manolas nel recupero. Stavolta il colpo è stato grosso nella Milano da bere perché fortifica ancora di più la posizione dei partenopei nella lotta per un posto in Champions League. Ringhio lo andava dicendo da tempo che avendo a disposizione una settimana tipo di lavoro sarebbero cambiate molte cose. E così è stato. Il Napoli, infatti, ha dominato il Diavolo per gran parte dell'incontro. E avrebbe potuto sbloccare prima la partita se solo Zielinski fosse stato più preciso dalle parti di Donnarumma. Poi nella ripresa è arrivato il colpo magico di Politano. Che di destro, piede non suo, ha messo ko Gigio sbagliando anche il tiro.

    Ben venga un po' di fortuna all'interno di un gruppo che ad un certo punto sembrava aver perso la bussola. Anche per colpa di un ambiente che non riesce più a godersi al massimo le vittorie. Ci sono degli elementi di disturbo che preferirebbero vedere il Napoli in rovina pur di aver ragione sulle personali valutazioni di Gattuso. Ma il tecnico calabrese va avanti per la sua strada e risponde sul campo, non potendo fare diversamente visto il silenzio stampa, alle malelingue locali. Quelle che soffrono di mania di protagonismo visto che sono riconosciute solo entro i limiti della tangenziale. In entrambi i lati. I professorini se ne devono fare una ragione. Rino resterà fino al termine della stagione. Magari lasciando il Napoli nella grande Europa. Grande Europa che potrebbe appartenere a Sarri. Il tecnico toscano, infatti, potrebbe accettare la nuova offerta di De Laurentiis dopo quella di qualche mese fa. Pare che il sor Maurizio, però, abbia messo come conditio la permanenza di Giuntoli come direttore sportivo. Ma figurarsi se DeLa non lo accontenta.     

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