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Napolimania: la vergogna di Firenze non può passare sotto silenzio. Ronaldo a Napoli, ecco perché ci credo
Se il buongiorno si vede dal mattino... Siamo già a pezzi. Mamma che degrado questo calcio italiano. Scusate le digressione, ma prima di parlare del pallone giocato bisogna analizzare ciò che è successo a Firenze. Ma possibile che il buon Lucianone Spalletti, tornato in patria, si sia dovuto sentir dire per 90 minuti “la maiala di tu madre”. E quando a fine partita ha chiesto lumi a questo “signore”, ha avuto una bottiglietta in testa e ha dovuto schivare uno schiaffo. Ma è un campo o un'arena? Chissà. Nessuno vuole fare il moralista ma quando si deciderà di mettere un freno a tutto ciò? Magari spegnendo la colonna sonora “Vesuvio lavali col fuoco” che si “ascolta” in tutti gli stadi. Considerato che non si prendono mai provvedimenti o per il fatto che scatta solo qualche ammenda, ormai ognuno, anche quando il Napoli non è un avversario, si sente in diritto di offendere i partenopei. Facciamo finta di niente, lasciamo che si sputi addosso ad Osimhen dalla tribuna alle spalle della panchina o far girare la maglietta azzurra a qualche piccolo tifoso napoletano presente sugli spalti del “Franchi”. Ciò che conta è portare a termine le partite. È vergognoso e chi non si ribella diventa anche lui razzista. Perché signori cari, tutto quello che succede contro il Napoli e i napoletani è discriminazione territoriale. Non venitemi a dire che trattasi di sfottò perché si sfocia nel ridicolo.
Ed ecco che possiamo parlare del fatto del giorno. E cioè del possibile arrivo di Cristiano Ronaldo in riva al Golfo. Dopo aver fallito alla Juventus, il portoghese vuole vivere le vere emozioni in azzurro. Ha capito che per essere ricordato come Maradona deve vestire la maglia partenopea. La Signora ha speso una montagna di soldi ma non l'ha saputo sfruttare al massimo. Un investimento andato a vuoto poiché anche senza di lui gli scudetti sarebbero stati conquistati lo stesso. La voglia di Champions è costata cara a Madama ma quando si ha una società solida alle spalle si può sempre rimediare. Aurelio De Laurentiis, comunque, si sta lasciando ingolosire da questa trattativa poiché potrebbe mettere a segno un altro colpaccio dei suoi. Oltre ad incassare la cifra monstre (140 milioni) per la vendita di Osimhen al Manchester United, l'ingaggio di CR7 farebbe la fortuna del merchandising. Ci vorrebbero, poi, due stadi a Fuorigrotta per permettere ai tifosi di vedere all'opera l'attaccante.
Sicuramente se ci fosse stato lui contro la Fiorentina non sarebbe finita 0-0. Qualche occasione (vedi quella di Lozano e Raspadori) l'avrebbe sfruttata. Intanto Spalletti può essere soddisfatto dei sette punti in classifica che lo vede nell'ammucchiata di testa. Due vittorie e un pareggio dopo due trasferte e una gara in casa non sono da buttare. Rispetto a qualche collega che ancora non sa come gioca la sua squadra, può andar fiero di aver stimolato un gruppo che ha perso tanti big e che avrebbe potuto avere una falsa partenza. Ma la classe non è acqua...
Ed ecco che possiamo parlare del fatto del giorno. E cioè del possibile arrivo di Cristiano Ronaldo in riva al Golfo. Dopo aver fallito alla Juventus, il portoghese vuole vivere le vere emozioni in azzurro. Ha capito che per essere ricordato come Maradona deve vestire la maglia partenopea. La Signora ha speso una montagna di soldi ma non l'ha saputo sfruttare al massimo. Un investimento andato a vuoto poiché anche senza di lui gli scudetti sarebbero stati conquistati lo stesso. La voglia di Champions è costata cara a Madama ma quando si ha una società solida alle spalle si può sempre rimediare. Aurelio De Laurentiis, comunque, si sta lasciando ingolosire da questa trattativa poiché potrebbe mettere a segno un altro colpaccio dei suoi. Oltre ad incassare la cifra monstre (140 milioni) per la vendita di Osimhen al Manchester United, l'ingaggio di CR7 farebbe la fortuna del merchandising. Ci vorrebbero, poi, due stadi a Fuorigrotta per permettere ai tifosi di vedere all'opera l'attaccante.
Sicuramente se ci fosse stato lui contro la Fiorentina non sarebbe finita 0-0. Qualche occasione (vedi quella di Lozano e Raspadori) l'avrebbe sfruttata. Intanto Spalletti può essere soddisfatto dei sette punti in classifica che lo vede nell'ammucchiata di testa. Due vittorie e un pareggio dopo due trasferte e una gara in casa non sono da buttare. Rispetto a qualche collega che ancora non sa come gioca la sua squadra, può andar fiero di aver stimolato un gruppo che ha perso tanti big e che avrebbe potuto avere una falsa partenza. Ma la classe non è acqua...