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    Napolimania: la squadra ha mollato. Conte può farla rinascere?

    Napolimania: la squadra ha mollato. Conte può farla rinascere?

    • Giovanni Annunziata
    Fischi al Maradona. Inevitabile, arrivati a un certo punto. Perché questo Napoli è diventato veramente troppo poco per essere vero. Troppo poco nei risultati, nell’espressione di gioco dopo quel calcio spettacolare che vedevamo appena un anno fa e troppo poco anche nello spirito della competizione. Una squadra che sembra aver mollato, nonostante Di Lorenzo (da capitano) ci tenga a ribadire più volte che nessuno ha allentato la presa. Eppure sembra quasi che si aspetti tutto e non altro che la fine della stagione, come se si fosse stanchi mentalmente e pronti a dimenticare quest’annata. Ripartendo dal nuovo Napoli o forse anche altrove. Questo è ciò che trasmette chi scende in campo e dagli spalti il tutto viene assorbito di conseguenza. Anche qualche tifoso spera che questo incubo finisca presto. Ma non tutti, perché la voglia di lottare insieme e tenere aperta quella piccolissima porticina c’è sempre. Fino a quando la matematica non condannerà gli azzurri.
     
    C’è il campo che intanto sta parlando. Perché le prestazioni portano delle conseguenze che si chiamano assenza di risultati. Dopo il secondo tempo convincente di Monza c’è stato l’avvio positivo contro il Frosinone, il gol di Politano e l’inizio della speranza che le ultime sette gare potessero regalare delle gioie in più. Però poi ecco arrivare gli errori di Rrahmani e Meret (nonostante il rigore parato), quelli di Osimhen sotto porta, i cali d’attenzione e l’ennesimo passo falso. Il 2-2 al Maradona ferma il Napoli, ancora una volta. Se la corsa Champions era diventata quasi impossibile, oggi resta tale e forse dà anche un pizzico di rammarico: perché il Bologna si è fermato, perché la Roma (in attesa del recupero) si stava fermando a Udine e vincere con il Frosinone, recuperando due punti, doveva essere un obbligo.
     
    E avrebbe potuto farlo davanti agli occhi lucidi di Luciano Spalletti che ieri era al Maradona, commosso per l’accoglienza che gli ha riservato quella che sarà per sempre la sua gente. Tutti ricordano cosa ha fatto sulla panchina azzurra e oggi danno ancor di più valore al suo lavoro. Perché dopo Spalletti il susseguirsi di allenatori quali Garcia, Mazzarri e Calzona non ha portato nulla di buono. Il Napoli inizia a guardare al futuro e quella scorsa è stata un po’ la settimana di Antonio Conte. Non perché ci sia stata qualche accelerata per portarlo ai piedi del Vesuvio, ma si sono intensificate le voci dell’ex Tottenham come nuovo allenatore del Napoli. Dopo un anno di transizione si potrebbe ripartire da Conte, che resta il nome tanto desiderato da De Laurentiis. Ci ha provato almeno un paio di volte durante la stagione in corso ma senza risultati. Il tecnico leccese ha voglia di ripartire, anche dalla Serie A, ma iniziando dal principio. Un principio che potrebbe essere quello del 2024/25 al Napoli, che ha tanto bisogno di una svolta importante dopo tutto ciò che è successo fino ad oggi. E la domanda sorge spontanea: Conte può far rinascere il Napoli? Tempo al tempo. Prima la fine del campionato, poi sarà il tempo delle scelte.

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