Daniele Badolato - Juventus FC
Napolimania: la Juventus ha già perso, è il trionfo della rivoluzione di Sarri
QUESTIONE DI BARICENTRO - Fare calcio nel 2018 vuol dire avere il baricentro fissato a 53.95 dalla tua porta, ovvero avere il posizionamento medio della squadra nella metà campo avversaria, mentre quello della capolista era a 45 metri dalla propria porta, nella sua trequarti, rintanata ad aspettarti. “Doveva finire 0-0” è stato il leitmotiv di Allegri e di altri esponenti di casa Juve al termine della gara: è questa l'idea di football italiano che la rivoluzione sarrista ha cancellato ieri sera. È stato il trionfo di un nuovo concept che sarà, al di là dello scudetto ed anche aldilà di Sarri, portato avanti nei prossimi anni dai Giampaolo, dai De Zerbi e da tanti altri tecnici che puntano a fare e non a distruggere, a costruire e non a limitare.
UNA RIVOLUZIONE DI GIOIA - Se la rivoluzione ha già vinto, lo deve anche alla forza straordinaria dei suoi militanti: undici su un terreno di gioco, milioni all'esterno. L'afflato che si è creato tra questa squadra e i suoi supporter va oltre la semplice passione. Dieci, quindici c'è chi dice anche ventimila persone questa notte a Capodichino: traffico in tilt, in città un desiderio folle di sentirsi uniti ad un gruppo che festeggia nello spogliatoio intonando i cori della Curva. È impossibile non emozionarsi osservando queste scene, anche da spettatore neutrale, è stupendo da cronista poterle raccontare. Ed è semplicemente impossibile non pensare che nei 248 cm saltati da Koulibaly per trafiggere Buffon non ci sia stata anche la spinta di milioni di cuori che hanno un sogno nel cuore...