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    Napolimania: Juve in Serie B, sarebbe un peccato...

    Napolimania: Juve in Serie B, sarebbe un peccato...

    • Salvatore Caiazza
    Venerdì sera allo stadio Maradona è stata finalmente messa la parola fine al “sarrismo”. Il tecnico di Figline Valdarno, infatti, per limitare il Napoli e batterlo, ha indossato i panni di Allegri dimenticando di giocare al calcio come solo lui aveva saputo fare nel triennio azzurro. C’è cascato Luciano Spalletti di fronte ad una Lazio chiusa a riccio, con intensità a centrocampo e desiderosa, come la più brava delle provinciali, di trovare almeno un gol fortunoso per vincere la partita. Per amor del cielo, al sor Maurizio vanno fatto i complimenti per aver finalmente messo da parte l’integralismo calcistico per dare spazio a qualcosa di diverso per tornare un poco in auge. Sì perché oggi per essere considerati bisogna battere il Napoli. Altrimenti non si è nessuno.

    Diciamo pure che il ko dell’altra sera ha fatto il solletico alla classifica dei partenopei. L’Inter, vittoriosa in casa contro il Lecce, si è portata a -15. Un passo in avanti ma c’è sempre un abisso tra il primo e il secondo posto. È rimasto dove era, invece, il Milan che pensando alla Champions si è imbattuto in una grande Fiorentina che non gli ha permesso di dare continuità alla serie di successi consecutivi. La “povera” Juventus, invece, è stata sconfitta dalla Roma con le sue armi. A “corto muso” il Mourinho incavolato con il mondo ha fatto piacere il collega Max. Che ufficialmente è a -30 dal Napoli, ufficiosamente a -15. Se come spera gli dovessero togliere la penalizzazione la zona Champions sarebbe cosa fatta. In caso contrario al momento la grande Europa si è allontanata. Ci “auguriamo” tutti che il massimo campionato italiano non perda una regina per la prossima stagione. Sì perché il caso stipendi è peggio delle plusvalenze e potrebbe spingere la Signora addirittura in cadetteria. E sarebbe un peccato…

    Tornando al Napoli, Spalletti si è detto per nulla preoccupato dopo la seconda sconfitta stagionale in campionato. Gli azzurri, infatti, sono usciti dal campo senza aver subito niente. L’unico tiro di Vecino è stato letale ma la convinzione di essere più forti degli altri è rimasta. Ogni tanto una sconfitta può essere salutare. Pure per illudere chi non si dà pace per questo predominio partenopeo. «Facciamoli un po’ divertire i critici», avrà pensato Lucianone in cuor suo. Altrimenti di che parlano i signorotti dei salotti televisivi importanti. Le linee editoriali prevedono che in cima alla lista dei discorsi devono stare sempre la Juventus e le due milanesi. Purtroppo il Napoli quest’anno li ha spiazzati e quindi forzatamente un po’ di spazio va dato a Di Lorenzo e compagni. Ma senza esagerare. Con parsimonia si evidenziano le qualità azzurre ma poi il comune denominatore porta sempre alle solite tre. Ma ci sta.

    Come si farebbe senza loro. Si parlerebbe del niente. Proprio per questo motivo bisogna arrivare alla meta prefissata il prima possibile. Già sabato contro l’Atalanta del Gasp si deve ricominciare a vincere. Poi arriverà il ritorno degli ottavi di Champions contro l’Eintracht Francoforte. Il 2-0 dell’andata in Germania lascia pensare ad una qualificazione facile ma non è così. L’Europa è difficile. C’è sempre un Sarri camuffato dietro l’angolo. 

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