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Napolimania: i brividi di un Sarri un po' troppo debuttante
L’esordio sarà soft, in quanto si giocherà in casa, ma attenzione: così come in campionato, anche in Europa League bisognerà partire bene. La prima col Sassuolo in Serie A è andata male, in Europa bisognerà stare più attenti: perché il Napoli punta a vincere il suo girone, e perché Sarri deve dare un segnale di successo. Il fatto che non abbia mai partecipato a una competizione europea non è per forza un limite. Semmai lo è la completa assenza di esperienza nel turn over, quello vero: quello delle due (a volte tre) partite a settimana, cosa che il Napoli farà dal 17 e fino a dicembre. “Non escogito nessuna strategia, giocano i migliori nel senso di chi sta meglio. Sono valutazioni che farò di partita in partita, non mi metterò a fare stime e calcoli scientifici”.
Va bene, ci può stare. Purché tutto funzioni. Risultati, in campionato ed Europa. Magari con qualche passo falso, ma all’insegna della continuità. Perché adesso anche il tanto criticato Benitez viene ricordato con un pizzico di nostalgia. Nonostante i problemi che non ha saputo risolvere (e forse ha contribuito a creare) sapeva gestire bene queste situazioni. Nelle coppe il Napoli è andato sempre fino in fondo. Stavolta Sarri prenderà la situazione in mano con l’entusiasmo del debuttante ma anche qualche rischio.