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    Napolimania: Garcia poco umile e in confusione, cosa vuole dimostrare? De Laurentiis riflette sul futuro

    Napolimania: Garcia poco umile e in confusione, cosa vuole dimostrare? De Laurentiis riflette sul futuro

    • Salvatore Caiazza
    Addio mio bel Napoli, mai più di rivedrò. Sulle note della canzone di Nini Tirabusciò si sta dissolvendo la squadra campione d’Italia. La colpa è di Garcia, o forse di De Laurentiis che l’ha scelto. O di calciatori ormai appagati e senza voglia di essere aggressivi (così come ha detto il francese). Sta di fatto che di quel gruppo che ha stravinto lo scorso torneo di Serie A non si vede neanche l’ombra. Non ci sono alibi per la sconfitta di domenica sera con la Fiorentina. Italiano ha impartito una lezione di calcio al suo collega transalpino dimostrando a don Aurelio che se avesse puntato su di lui sicuramente il discorso tecnico-tattico di Spalletti sarebbe stato portato avanti. È in confusione totale Garcia. Se sull’1-2 mandi fuori Osimhen, l’unico in grado di creare qualcosa sugli errori dei viola, o sei un temerario o vuoi farti mandare via dal tuo presidente. Per non parlare poi dello spostamento a destra di Kvaratskhekia spostando a sinistra Raspadori.

    Il povero Jack non sa neanche lui che ruolo ha più. Venne acquistato per fare la punta ed, invece, si è ritrovato con la Fiorentina a fare la mezzala, il trequartista, l’esterno a destra e poi a sinistra. Non si è capito ancora che cosa vuole dimostrare Garcia. È convinto che in questo modo possa fare meglio di chi l’ha preceduto? Dubito. Andando avanti di questo passo non riesce ad assaggiare neanche il torrone per la festa di Ognissanti. Altro che panettone. Alla vigilia del match con la Fiorentina disse ai giornalisti: «Bisogna vincere prima della sosta per evitare di darvi dei biscottini fino alla ripresa del torneo». Per biscottini intendeva degli argomenti per criticarlo. Ma non ce ne è bisogno.

    Monsieur Rudi si fa male da solo. Dopo i successi con Udinese e Lecce aveva alzato la cresta pensando di aver risolto tutti i problemi del Napoli. Ed, invece, è ricaduto nel baratro. Si è preso tutte le responsabilità della netta sconfitta patita contro la Fiorentina. Ci ha messo un giorno e mezzo Italiano per capire come doveva fare male i campioni d’Italia. Garcia, invece, aveva avuto più tempo per studiare le mosse giuste per vincere. Certo è che se esce Anguissa per infortunio ed entra Raspadori, se al 32’ della ripresa, con il Napoli in svantaggio, manda fuori Osimhen, Lobotka e Zielinski per far entrare Simeone, Gaetano e Lindostrom vuol dire che non conosce la sua squadra. Ma qualcuno gli avrà fatto vedere qualche partita dell’anno scorso? Spalletti dava organizzazione ed idee ai suoi ragazzi. La cazzimma, tanto richiesta dal francese con la Viola, non c’entrava niente.

    Che cazzimma vuoi avere contro un’avversaria che ti ha surclassato sotto tutti i punti di vista? Servirebbe un po’ di umiltà da parte di questo allenatore che a quanto pare anche in Arabia Saudita hanno imparato a conoscere. Al punto di mandarlo via. I sette anni lontano dal campionato italiano si notano tutti. Al momento non è totalmente a rischio ma De Laurentiis a qualcosa di diverso sta pensando.  

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