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Napolimania: Garcia ha demolito il villaggio. L'importante era cacciarlo, De Laurentiis in ritardo di 36 giorni
L'errore fu fatto quando in estate decise di prendere come sostituto di Spalletti un allenatore antiquato. Uno vecchio nelle idee, antico come i pantaloni a zampa di elefante. Glielo consigliavano gli amici di Roma. Gli stessi che gli dissero di puntare su Spalletti dopo Gattuso. Solo che l'attuale ct allenava il transalpino no.
Il crollo con l'Empoli al Maradona è stata la cronaca di un disastro annunciato. Garcia aveva cominciato male ed è finito peggio. Non ha mai voluto proseguire il lavoro del suo predecessore. Per lui è come se lo scudetto non fosse mai stato vinto. Non l'hai mai menzionato. Era convinto di poter, a modo suo, guidare veloce la Ferrari Napoli. Ed, invece, ha sbandato sempre. Ha tolto certezze al gruppo. Ha fatto sì che alcuni calciatori non fossero più al centro del villaggio. Il villaggio l'ha demolito.
In questo fallimento De Laurentiis si deve prendere le sue colpe. Si è messo da solo al comando del vapore. Diventando anche direttore sportivo e allenatore. E Garcia glielo ha fatto fare pur di rimanere in sella. Un altro allenatore non avrebbe mai consentito ad un presidente di intromettersi negli affari dello spogliatoio. Ma che poteva fare il povero Rudi se era stato commissariato e anche nelle conferenze stampa veniva sostenuto dal patron?
Si cambia, dunque. Si va verso Tudor. Con il croato ci sarà la parola fine sul famoso 4-3-3 che De Laurentiis voleva da Garcia. Tudor dovrà dare una identità al Napoli. Un'anima. Ma soprattutto dovrà allegarlo. Oggi gli azzurri sono ancora al quarto posto. Che è l'obiettivo sempre "voluto" dal francese. Basta veramente poco per confermarlo. Allo scudetto è inutile pensare. Lassù Inter e Juventus se lo giocano da sole. Un peccato ma meglio la zona Champions che niente...