Napolimania: ci si ferma ai complimenti di Sacchi
La disperazione dipinta sul volto di Sarri al minuto 91, quando il destro a giro di Insigne accarezza il palo per poi spegnersi sul fondo. Sognava il grande colpo in Turchia, si è accontentato di un pari che lascia inalterate le possibilità di guadagnare il passaggio agli ottavi di Champions. Poco male, per come si era messa: il vantaggio dei turchi (di rigore) lasciava intravedere i segnali di una crisi, allontanati dal gran gol di Hamsik. Respira l’allenatore azzurro, soddisfatto per l’ennesima buona prestazione che, dopo Torino, rischiava di restituire solo applausi, senza punti. Non è mancata la qualità, e a dirlo è un illustre e stimato collega di Sarri, quel Sacchi sempre prodigo di consigli per il suo “pupillo”: “Il gioco del Napoli fa onore al calcio italiano”. Sigillo di una serata che avrebbe meritato una conclusione diversa. Ma di questi tempi, anche un pareggio può essere accolto con un sorriso.
Sicuramente i complimenti del maestro Sacchi fanno piacere, ma il Napoli non riesce a fare i risultati che meriterebbe. Pesa moltissimo l'assenza di un vero sostituto di Milik, e la posizione di Gabbiadini è inevitabilmente in discussione. Eppure qualche segnale di ripresa c'è: la squadra finalmente sembra più corta, anche da uomini finiti nel mirino sono arrivati segnali confortanti. Buona la prova di Jorginho e Ghoulam, ad esempio. Nonostante non sia ancora riuscito a segnare, anche Insigne sta dando segnali di continuità. Resta, però, la disperazione di Sarri sul gol fallito da Lorenzo e la sensazione che in Champions League nulla è conquistato quando mancano ormai due partite alla fine. Girone equilibrato e tutti in gioco, bisognerà guardare con attenzione a Benfica e Besiktas mentre il Napoli dovrà vincere senza se e senza ma in casa della Dinamo Kiev.