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    Napolimania: Ancelotti preferisce la Coppa, quanti esperimenti col Milan

    Napolimania: Ancelotti preferisce la Coppa, quanti esperimenti col Milan

    • Marco Giordano
    Dopo 21 giornate, rispetto alla scorsa stagione, il Napoli ha sei punti in meno (48 a 54), ma anche cinque gol subiti in più (18 a 13) ed anche un differenziale negativo rispetto alle reti segnate (39 a 45). Se la Juve dovesse vincere questa sera all'Olimpico, a quel punto saranno undici i punti di distacco: la Juventus, stasera, può cucirsi sul petto, quasi matematicamente, il suo trentacinquesimo scudetto (almeno, stando ai dati delle sentenze). Sei punti in meno pesano tantissimo. E il Napoli, a gennaio, ha detto addio alla sola chance di infastidire CR7 e soci.

    PREFERISCO LA COPPA -  Il Napoli visto ieri sera allo stadio Giuseppe Meazza è stato un Napoli sperimentale. Ancelotti ha provato una formazione che pensava potesse garantirgli un pressing altissimo, con un Milan assalito e costretto ad una prima uscita sporca. Da lì il recupero-palla già nella trequarti rossonera e la capacità di accendere i quattro attaccanti più Fabiàn e Zielinski. Un'idea che si sarebbe potuta attuare solo se ci fosse stata tanta intensità nella pressione. Più volte, invece, Ancelotti ha ripetuto ai suoi: “siamo molli”. Un urlo caduto nel vuoto nel primo tempo e raccolto con dinamiche diverse nella ripresa, quando si è passati dal 4-2-4 al 4-2-3-1, con un abbassamento del baricentro soprattutto di Mertens, con maggiore compattezza tra trequarti e mediana. La sostanza del ragionamento è, però, un'altra: con nove punti di distacco dalla Juve, nella gara contro il Milan a San Siro, è giusto fare esperimenti di questa natura? È giusto provare a snaturare l'idea di occupazione di tempi e spazi in un match comunque complesso? La risposta è affermativa se (e solo se) si guarda alle priorità stagionali. Difficilissimo, infatti, immaginare che Ancelotti dia un'anima così sperimentale al Napoli che scenderà in campo martedì al Meazza. Quest'anno, così come vuole anche la sua autobiografia, forse il mister preferisce le coppe.

    LA SETTIMANA TRAVAGLIATA -  Chiosa su Allan. Ancelotti è stato di un'onestà estrema, spiegando tutte le dinamiche del caso Allan: ha fatto, apertamente, che è mancato solo l'accordo economico tra PSG e Napoli, con il calciatore che aveva già fatto i bagagli e che mentalmente è rimasto così scosso da dover restare a Castelvolturno per meditare mentre i compagni viaggiavano direzione Milano. Solo il tempo dirà se la gestione del caso Allan è stata corretta: non nutro, però, alcun dubbio sulla professionalità del brasiliano. Sarebbe un segnale importante per lo stesso Allan e per tutto l'ambiente se venisse schierato in Coppa: anche perché con Allan in campo è molto più facile chiudere il tempo degli esperimenti.

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