Berenguer, il fatturato non c'entra: al Napoli manca qualcosa, fuori dal campo
DIMENSIONE NAPOLI - La domanda che, allora, si pone è legata alla dimensione che il Napoli si vuol dare. L'obiettivo dello scudetto è stato dichiarato e ribadito. E se vuoi esser vincente devi provare a ricalcare modelli vincenti, quello delle altre grandi d'Europa. Il Napoli non ha il budget della Juventus, del Bayern Monaco o del Real Madrid. Ma, le differenze di fatturato contano poco in un affare da circa 7-8 milioni come quello che si sarebbe dovuto concludere con l'Osasuna. E l'idea, fatta filtrare, che il Napoli non abbia voluto stringere la presa, francamente, regge poco: non è un segreto che gli agenti di Emanuele Giaccherini si stanno muovendo da tempo per cedere il calciatore dopo l'input avuto dalla società. Così come non è un segreto che il Napoli aveva da tempo l'accordo con Berenguer e stava prendendo tempo con il club di Pamplona. Il piano era chiaro: aumentare il valore del Napoli con un calciatore superiore per caratteristiche ed anagrafe. Se vuoi dimostrare di esser un club che punta a vincere, allora inizi ad acquistare chi pensi che possa farti crescere: poi ci sarà modo e tempo per cedere.
DOGMATISMO - Così come, nel recente passato, l'eccessivo dogmatismo di Sarri non ha premiato ed è stato corretto, ora l'eccessiva ortodossia legata ai bilanci rischia di essere una deminutio di non poco conto per questo Napoli. Berenguer, è giusto sottolinearlo, non sposta gli equilibri di una stagione, non è il calciatore da 30 gol o un portiere che porta 10 punti a stagione. Ma, è uno step di crescita mancato quello che ha portato l'esterno di Pamplona a firmare col Torino nella giornata di oggi. Ed è uno step che il Napoli deve colmare al più presto se anche la società vuol esser pronta per il traguardo tricolore.